Donne in politica, Chiara Luisetto (PD): “usare il potere per intessere la parte sana e occuparsi del bene comune”

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Chiara Luisetto segretaria provinciale del Partito Democratico di Vicenza
Chiara Luisetto segretaria provinciale del Partito Democratico di Vicenza

In un'intervista pubblicata ieri su La Stampa Rosy Bindi, che ha da poco compiuto 70 anni, ex presidente del PD, ex ministro della Sanità, della Famiglia, ex vicepresidente della Camera ed ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, si è rammaricata molto per l'assenza di ministri donne del PD nel nuovo governo Draghi sostenendo "che sia il momento per le donne di candidarsi alla guida dei partiti" aggiungendo che "bisogna occupare il primo scalino altrimenti nessuno ti cederà il secondo".

Una frase che è piaciuta molto a Chiara Luisetto, segretaria provinciale del Partito Democratico di Vicenza ed ex sindaco di Nove, che l'ha presa come spunto per una lunga riflessione pubblicata su Facebook. abbiamo sentito. "La metafora di Rosy Bindi sull'occupare il primo scalino è molto importante, perché spesso le donne, anche dopo un percorso di studi di alto livello, anche dopo esperienze nel sociale o negli enti locali, sono convinte che è meglio accontentarsi. Non si tratta di scatenare una guerra tra sessi o di dire che i posti devono essere occupati tutti da donne".

Quanto incide la mentalità italiana in questo? Alle donne gli errori vengono perdonati meno rispetto agli uomini?

"È diventata ormai proverbiale la massima secondo cui 'la donna deve fare il doppio dell'uomo per essere riconosciuta la metà'. Io penso ci sia una doppia responsabilità, individuale e collettiva. Le donne che fanno politica devono dare il meglio e portare con sé le donne che non ce l'hanno fatta, questa è la responsabilità individuale, poi c'è la responsabilità collettiva di solidarietà e promozione di gruppo. Io questo l'ho vissuto durante la campagna elettorale per le regionali, in cui sono stata molto spinta dalle donne, di ogni età. Bisogna saper fare squadra, la politica è un mondo maschile, ma bisogna imparare a non perdere quel che si è, senza però rinunciare a ottenere il raggiungimento dei propri obiettivi, anche se poi non si riesce, ma l'importante è non smettere di lottare per essi, se si ha una forte idea e volontà di cambiare la società. Non si tratta di difendere una categoria ma sarebbe il momento, anche per l'Italia, di vedere le buone pratiche che le donne hanno saputo creare, come in Finlandia con Sanna Marin o negli Stati Uniti con Kamala Harris".

Può essere che a causa della disaffezione generale per la politica, vista come faziosa e litigiosa, le donne per prime lascino perdere? 

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