Possamai, Rucco, Zoppello, Cicero e altri candidati: il confronto all’americana prima di quello vero, alla vicentina… nelle urne

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Confronto Possamai, Rucco, Zoppello e Cicero
Possamai, Rucco, Zoppello e Cicero

Due emittenti televisive si dichiarano disposte ad ospitare un confronto “all’americana” tra i candidati sindaco, oggettivamente al momento più “consistenti”, pur se senza nulla togliere agli outsider pronti a fare, come spesso avviene nello sport, da “sorpresa”, e cioè Francesco Rucco (candidato civico di Idea Vicenza e dei partiti ufficiali di centrodestra) e Giacomo Possamai (capogruppo in regione del Partito democratico, che in città in questi giorni sembra assente, e civiche di centro e centro sinistra, considerando lista civica, pur con qualche approssimazione, anche l’insieme di Coalizione civica per Vicenza, Sinistra Italiana e Verdi).

Rucco, sindaco uscente, accetta pubblicamente il confronto con Possamai, che, però, chiede che al dibattito mediatico partecipino anche gli attuali altri due candidati che si rifanno al centro destra, sia pure con dei distinguo.

Lucio Zoppello, ex assessore di Rucco, è, infatti, l’alfiere di una lista trasversale, che accoglie anche rappresentanti del centro sinistra (leggi su ViPiu.it «Candidato sindaco Zoppello a ViPiù su elezioni a Vicenza e rapporti politici: “Noi centristi e civici non chiudiamo le porte a nessuno, neanche a Rucco”», mentre storicamente si autocolloca più a destra Claudio Cicero, anche lui ex assessore dell’attuale sindaco ma con un allora sorprendente sforamento verso il centro sinistra quando il Variati 2 degli anni 2000 lo chiamò a fare il para assessore, cioè il consigliere delegato alla mobilità, salvo scaricarlo alla bisogna avendo scoperto una cosa ignota solo a lui, le sue simpatie mai nascoste per Mussolini & c.

Si scatena, quindi, una valanga di botte e risposte tra Rucco, Possamai, Zoppello e Cicero, questi ultimi tre, in una sorta di testacoda (se vincente o perdente si vedrà) tra il centro sinistra del democratico Possamai con le sue liste variegate a supporto, in cui pare che lui sia al…centro, e i centrodestra o destracentro dei due ex assessori di Rucco allineati sul “must” che, se “il confronto s’ha da fare“, deve essere fatto con tutti i candidati.

La valanga, cosa nuova, per lo meno alla luce del sole, nella politica locale vicentina,  comincia a coinvolgere anche gli spin doctor o portavoce che dir si voglia dei due massimi candidati (sorry sempre agli outsider a cui auguriamo sinceramente il massimo successo democratico possibile, come successe alla mia ex squadra di volley femminile che vinse due grandi coppe da outsider).

Per ora è toccato “al segretario provinciale del Pd di Venezia (Matteo Bellomo, ndr), trasferito a Vicenza in missione suicida, e travestito da spin doctor” scrive il comitato elettorale per Rucco sindaco, che non vede l’ora, magari, di tirare in ballo anche le altre due “teste pensanti” a fianco di Possamai, cioè Giovanni Diamanti di Youtrend e Jacopo Bulgarini d’Elci, già portavoce di Variati e ora del sindaco di centro destra di Siena, che, a fine mandato e non ricandidatosi, ha aperto le porte al ritorno in città dell’altro partecipante alle primarie del 2018, sconfitto, come Possamai, da Dalla Rosa, ora, con la sua Per una Grande Vicenza, un po’ defilatosi dalla competizione.

Facile aspettarsi, quindi, che a breve la contraerea del centrosinistra sparerà contro uno dei comunicatori principe di Rucco, quel Marco Marturano, fino a un mese fa attivo nella campagna elettorale per Fontana presidente della Lombardia, e in passato coèquipier di Ballomo, un altro segno di quanto oggi, al di là dello loro specifiche professionalità, destra, centro e sinistra siano diventate delle etichette facili da attaccare ma mai col Vinavil o con il Millechiodi, che ne renderebbero difficile il “distacco” per essere attaccate altrove.

Fatto un po’ il quadro della situazione “confronto all’americana“, ammesso che interessi così tanto a chi è alle prese con le bollette pesanti e gli stipendi, quando ci sono, leggeri, se non con le difficoltà a trovare casa a prezzi abbordabili o a farsi curare o a far assistere i propri vecchi dal modello veneto, che comincia a mostrare il segno dei tempi, ci permettiamo per chi avrà resistito finora qualche considerazione/domanda.

I contenuti

Prima del confronto o due o a quattro che sia non sarebbe opportuno conoscere i programmi, nero su bianco, dei candidati sindaco per sapere su cosa si dovranno confrontare in tv, sui media, nelle sale, nelle piazze, nelle case, e, poi ecco il momento topico, nel cosiddetto segreto delle urne?

I numeri

Le liste con i candidati sindaci non sono ancora state presentate perché quest’atto, su decreto prefettizio, va fatto trenta giorni prima della data del voto che è fissata al 14 e 15 maggio e le liste dovranno essere sottoscritte da 350 firme valide.

In buona sostanza l’elenco dei veri candidati sindaco, cioè quelli su cui gli elettori vicentini, dovranno o potranno apporre la magica X (speriamo che siano in tanti se non verranno scoraggiati come in Lombardia e Lazio da querelle che sanno, per ora e spesso, di fuffa anche a Vicenza).

Solo dopo il deposito delle liste sapremo chi sono i candidati effettivi e, dato per scontato, che i 4 attuali raccoglieranno le 350 firme valide, parrebbe che potrebbero “appalesarsi” altri candidati sindaco a cui, ricordando anche l’appello di Possamai a un confronto fra tutti, non si .

Ad esempio quello del M5S, per ora silente, il possibile ma ora “ignoto” leader di Per una Grande Vicenza, che se non lo presentasse decreterebbe il fallimento della sua fuoriuscita dal PD alla ricerca del “nuovo”, il capopopolo dei risparmiatori soci della BPVi, Luigi Ugone, figura su cui, magari in un confronto alla… vicentina, andrà fatta qualche riflessione (da parte degli altri candidati se ne avranno il coraggio) per distinguere le sue grandi capacità affabulatorie dai veri risultati che avrebbe portato o ostacolato e, poi, perché no?, un candidato della sinistra sinistra”, malinconica ma esistente ancora e anche a Vicenza…

I tempi

Solo a bocce ferme, con le liste complete (anche i nomi dei candidati consiglieri delle varie liste, alcuni specializzati nei… traslochi, a destra come a sinistra, peseranno nelle valutazioni qualitative di ogni lista) e quando si parlerà di programmi già definiti ed esposti per la Vicenza del futuro a breve, medio e lungo termine, sarà proponibile un confronto all’americana, con regole da stabilire in maniera condivisa (e soprattutto chiara ai cittadini elettori), perché sia veramente significativo.

Oggi non lo sarebbe un confronto a quattro

  • tra Rucco da solo contro tre avversari, diversi fra loro, almeno a parole, ma uniti dal non volerlo sindaco, per ragioni politiche e/o personali
  • tra Possamai, che, lontano per 5 anni dall’amministrazione di Vicenza, dove è stato consigliere comunale nel Variati 2, sarebbe svantaggiato rispetto agli altri tre che hanno amministrato negli ultimi 5 o meno anni la città, che conoscono fin nei suoi anfratti anche per precedenti lunghe esperienze amministrative, in opposizione e/o in maggioranza

E non lo sarebbe un confronto a due

  • tra Rucco da solo con Possamai da solo, ricco, di certo, di idee e propositi ma svantaggiato sul piano pratico rispetto all’attuale sindaco che, anche lui con idee e propositi, avrebbe dalla sua la conoscenza “palmare” del campo di azione e confronto.

E allora?

Allora i candidati (e i loro ispiratori) perdano meno tempo in polemiche che sanno tanto di riscaldamento pre partita, importante per carità ma non decisivo, e definiscano liste, programmi e presentazioni ai cittadini e, poi, solo poi, a bocce ferme ripetiamo, si confrontino o meno all’americana.

Tanto, poi, alle urne il confronto sarà vero: alla vicentina.


Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023