Meloni, meglio di Mastrota, presenta la nuova… tessera annonaria: no al sale ma si può comprare anche l’olio… di ricino

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Ma l’avete visto il video promozionale della nuova Social Melon Card? In un ampio appartamento inondato di luce, dove spiccano piante di ficus, modanature su pareti color pastello ed un divano in pelle chesterfield dall’aria esclusiva (non amo le ostentazioni, Abodi style), Giorgetta nostra si rivolge ai poveracci, presentando “Dedicata a Te [morto di fame!]“, la nuova card da ben 382,50 euro una tantum, che potrà essere ritirata negli uffici postali dalle fasce più svantaggiate della popolazione, tipo la Santanchè, per far fronte alla crescita del costo della vita, dovuta all’inflazione.

Con un piglio da piazzista che neanche Giorgio Mastrota ed Alessandro Greco messi assieme, la Regina della Garbatella mette sotto pure Maria Antonietta Regina di Francia: con la Melon Card, il popolo potrà acquistare non solo il pane, ma anche le brioches! Tra i “generi alimentari di prima necessità” è infatti previsto l’acquisto sia di prodotti di panetteria, che di pasticceria e biscotteria, in un elenco di possibili acquisti così dettagliato da risultare esilarante.
Sul sito del ministero della sovranità alimentare scopriamo che possono essere acquistati tagli di carne bovina, suina, ovina, avicola e cunicola. Lo ammetto, cosa sia la carne cunicola l’ho dovuto cercare suGoogle. Coniglio. Può essere acquistato il pesce, ma solo quello fresco, poiché tutti sanno che Capitan Findus è un pericoloso Bolscevico. Caffè, tè e camomilla vanno bene, mentre le tisane sono una cosa da fighetti radical chic, quindi niente! E niente sale, perché fa male. Aceto di vino, ma non di mele. Riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale… ma niente soia, maledetti Cinesi amici di Conte! Niente marmellata, niente nutella, niente sughi pronti, ma via libera a semi e frutti oleosi (il ricino! Ça va sans dire). Insomma, non solo dai alla povera gente 380 euro cacati, ma gli dici pure cosa può e cosa non può mangiare… mettendo per di più in difficoltà gestori ed esercenti della GDO, che si troveranno a dover decidere quando un seme è oleoso e quando no. Temo che dovranno essere organizzati dei seminari esplicativi al ministero.
Non si potranno acquistare farmaci, perchè Big Pharma è nemica dei sovranisti e non si potranno acquistare libri, perché il Ministro Sangiuliano non li ha ancora letti.
In compenso, se Giorgia dovesse cadere… a causa dei continui, imbarazzanti autocomplotti della sua classe dirigente… abbiamo visto che potrebbe riciclarsi benissimo come venditrice di pentole e materassi, perciò non escludiamo che a breve la lista degli acquisti della nuova social card possa essere aperta anche a queste categorie.