Superbonus, ok a fiducia in Senato con 101 sì e 64 contrari

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L’Aula del Senato ha dato il via libera al dl Superbonus con il voto di fiducia espresso con 101 sì, 64 contrari e nessun astenuto. Ora il testo del provvedimento fiscale passa alla Camera.

Il governo ha chiesto ieri il voto di fiducia. A intervenire con la richiesta del governo è stato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il decreto, che dovrà poi passare alla Camera, scade il prossimo 28 maggio.

Il via libera al provvedimento era arrivato in mattinata dalla commissione Finanze del Senato approdato in Aula alle 15. Forza Italia non ha partecipato al voto in Commissione. Una decisione che ha scatenato le opposizioni. “Il governo ha deciso di apporre” sul Superbonus “la questione di fiducia per una questione meramente politica, perché è evidente che non si fidano di Forza Italia e di come avrebbero votato gli emendamenti”, ha attaccato Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S in Senato. “C’è un problema in maggioranza enorme, con una forza politica come Forza Italia che prima dice grazie a noi non ci sarà più la sugar tax e poi non vota l’emendamento che prevede lo slittamento di un anno della introduzione della sugar tax, con Italia Viva che come sempre fa la stampella del governo quando serve e quindi la situazione politica la vedo in maggioranza oggettivamente molto critica”.

“La differenza di visione sul tema della retroattività, sul quale avremmo preferito una maggiore collegialità nella maggioranza, non ci impedisce per la profonda lealtà che caratterizza Forza Italia di essere favorevoli a provvedimento nel suo complesso”, ha detto oggi Roberto Rosso, senatore di Forza Italia, intervenendo in dichiarazioni di voto in Senato sul dl superbonus, annunciando il via libera di Forza Italia alla fiducia.

“Sperando che questo sia l’ultimo decreto che modifica le regole del superbonus, adesso è ora di guardare avanti”, ha aggiunto. “Certo che su alcuni aspetti di questo decreto abbiamo discusso molto in maggioranza e continueremo a discutere – sottolinea l’azzurro -. D’altro canto il governo non è appoggiato da un partito unico, ma da più partiti, con idee in molti casi simili, in altri diverse. Ma la nostra forza è che sappiamo sempre trovare una sintesi. Per noi non viene mai meno la convinzione che il centrodestra fondato da Silvio Berlusconi sia la migliore alleanza possibile per governare il nostro paese”, conclude.

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