Superstrada Pedemontana Veneta: ing. Elisabetta Pellegrini (regione Veneto) replica al Covepa 

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Elisabetta Pellegrini con Zaia per la Superstrada Pedemontana Veneta
Elisabetta Pellegrini con Zaia per la Superstrada Pedemontana Veneta

In merito ad alcune dichiarazioni di esponenti del CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) relative al Terzo atto convenzionale (Tac) per la realizzazione e gestione della Superstrada Pedemontana Veneta, la struttura di progetto della SPV, diretta dall’ing. Elisabetta Pellegrini, puntualizza quanto segue.

Fisco e pagamento Iva

Pare che il Covepa abbia perso qualche puntata della vicenda. La Regione da subito ha ipotizzato la necessità di dover pagare l’IVA sia sul canone di disponibilità ma anche di doverla incassare sui pedaggi. Pertanto è subito emerso chiaro che l’IVA avrebbe potuto essere annullata, considerato che le due somme in base alle stime si eguagliano. Per avere conferma di ciò la Regione, tramite lo studio Roedl&Partners ha proposto un interpello all’Agenzia delle Entrate già nel 2017. Nell’estate 2018  si è ottenuta la risposta positiva nel senso atteso: l’IVA, nel caso della Superstrada Pedemontana Veneta, per la Regione non sarà un costo, sarà “passante”, come per una azienda privata.

Ricavi da traffico

Il Covepa discute ancora sulle stime del traffico. La Regione non ha aumentato le stime, bensì abbassato tali previsioni a 27.000 veicoli/ giorno rispetto agli iniziali previsti 33.000 veicoli/giorno. Si tratta ovviamente di stime, verificabili solamente ad opera ultimata e posta in esercizio. Ogni commento in merito, se non relativo alla tecnica utilizzata per arrivare alla stima, risulta inconsistente ed inutile. Vale la pena constatare che per la Superstrada Pedemontana Veneta Corte dei Conti e Autorità anticorruzione (ANAC) non hanno rilevato alcunché al riguardo.

Ricorsi in atto

Il 23 gennaio al TAR si discuterà il ricorso presentato da Salini-Impregilo. Stupisce che il Covepa “tifi” per il ricorrente, se non come semplice espressione di puro spirito di contrarietà, quando è abbastanza evidente che gli obiettivi dei ricorrenti non collimano minimamente con quelli del comitato. Il TAR, anche qualora decidesse a favore di Salini-Impregilo, non potrà fermare la Superstrada Pedemontana Veneta, e quindi non potrà comunque essere soddisfatto il comitato il cui intento, almeno quello ufficialmente dichiarato, è quello di realizzare una Pedemontana ridimensionata.

Inesattezza dei numeri richiamati

Sulla Superstrada Pedemontana Veneta si ritiene di fornire di nuovo  i numeri ufficiali affinché possano essere compresi correttamente e mandati a mente:

–       il costo dell’opera ammonta a 2.258.000.000 di euro, invariati dal 2013;

–       il costo dell’intero investimento comprensivo di costo dell’opera, costo del denaro, manutenzione ordinaria e straordinaria per i 39 anni di concessione e gestione nei 39 anni è di 9 miliardi di euro circa;

–       i flussi di traffico stimati nel 2017 con le tariffe medie di 0,16 euro/km per i veicoli leggeri e 0,30 euro/km per i veicoli pesanti è di 27.000 veicoli/giorno,  contro 33.000 veicoli/giorno iniziali.

È del tutto intuitivo che nell’arco dei 39 anni tale numero sia destinato a salire, in coerenza con il trend rilevato delle altre infrastrutture autostradali.