Tagli all’agricoltura italiana, Mara Bizzotto (Lega): a rischio 4,7 miliardi per l’Italia e oltre 400 milioni per il Veneto

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Mara Bizzotto (Lega) al Parlamento europeo
Mara Bizzotto (Lega) al Parlamento europeo

“Il 2020 sarà l’anno fondamentale per l’agricoltura Made in Italy ed europea: la Commissione Agricoltura prima e il Parlamento Europeo poi, presumibilmente entro il prossimo mese di maggio, approveranno la nuova proposta della Politica Agricola Comune (PAC) 2021-2027, che passerà poi al vaglio dei negoziati con il Consiglio dell’UE che dovrebbe votarla in autunno. I prossimi mesi saranno quindi decisivi per arrivare alla stesura di una nuova PAC che possa essere, sia a livello normativo sia soprattutto a livello economico, uno strumento fondamentale di sostegno e di sviluppo per centinaia di migliaia di imprese agricole italiane e venete”.

 

Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, che sta seguendo in prima persona tutte le varie tappe che porteranno al varo della nuova PAC.

 

“La vera partita che si gioca sulla PAC, che rappresenta circa il 35% delle risorse comunitarie, è quella legata al budget finanziario e al Bilancio UE 2021-2027, sui quali siamo lontanissimi da una soluzione” spiega l’europarlamentareBizzotto.

 

“Le proposte della Commissione UE e della Presidenza di turno finlandese, che prevedono per la PAC 2021-2027 tagli che vanno dai 3 ai 4,7 miliardi di euro ai danni dell’agricoltura italiana, sono per noi totalmente inaccettabili – continua l’eurodeputata Bizzotto – In Europa abbiamo già fatto le barricate nel 2018 e 2019 per fermare queste folli proposte e anche per il 2020 siamo prontissimi a dare battaglia per bloccare questi tagli scellerati che avrebbero conseguenze devastanti per migliaia di aziende. Basti pensare, ad esempio, che la sola Regione Veneto subirebbe una perdita di risorse stimata tra i 250 e gli oltre 400 milioni di euro. A cui si aggiungerebbero ulteriori penalizzazioni con la famigerata ‘convergenza esterna’, che farebbe perdere all’Italia altre centinaia di milioni di euro di pagamenti diretti a vantaggio dei Paesi dell’Est Europa”.

 

“Considerata la complicata partita sul bilancio e i tempi ristrettissimi che abbiamo di fronte, è molto probabile che l’entrata in vigore della nuova PAC slitti al 2022, anche per dare modo agli Stati Membri di redigere i controversi ‘Piani Strategici Nazionali’ che rappresentano una delle grandi novità della futura PAC” dichiara l’on. Mara Bizzotto.

 

“Quello che è certo è che noi non faremo nessun passo indietro rispetto alla dotazione economica che dovrà essere assegnata all’Italia – conclude l’europarlamentare Bizzotto – Invece di togliere soldi ai nostri agricoltori, l’Europa pensi a tagliare e ad eliminare le molte voci di spesa inutili come, ad esempio, i miliardi di euro che saranno stanziati per la Turchia nei prossimi 7 anni”.