Tragedia di Mestre, Zaia in visita ai feriti all’ospedale dell’Angelo: “Gestione complicata, sanità ha dato dimostrazione di efficienza”

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Tragedia di Mestre
Luca Zaia

Il bollettino della Tragedia di Mestre viene confermato anche dal Presidente della regione Veneto, Luca Zaia: 21 morti, di cui 19 tra le lamiere del bus precipitato sui binari e due durante il trasporto in ospedale con le ambulanze. Ci sono bambini sia tra le vittime che tra i 15 feriti ricoverati in 5 ospedali veneti.

Il governatore si è recato oggi in quello di Mestre, in visita tanto ai malcapitati quanto ai loro famigliari presenti in Veneto e ha sottolineato le difficoltà nella gestione di questa emergenza sia da un lato umano che amministrativo, date le sue proporzioni.

Fuori dall’ospedale dell’Angelo a Mestre, Zaia ha parlato con i cronisti della tragedia, in una intervista che riproponiamo da questa pagina.

Zaia ha ringraziato in particolare i sanitari, sia quelli che hanno operato sul teatro del disastro che quelli che hanno accolto in ospedale i feriti: “È stata data dimostrazione di efficienza – ha detto – e altruismo, considerando che molti medici sono anche rientrati dal riposo. A Treviso abbiamo praticamente svuotato un pronto soccorso per operare al meglio”.

Inoltre, Zaia ha espresso preoccupazione per le condizioni di alcuni dei feriti, in particolare per quelle dei bambini. Ai cronisti, poi, il presidente ha confermato l’ottenimento del lutto regionale per tre giorni.

La situazione presenta complicazioni inoltre per la gestione del necessario supporto psicologico per le persone colpite da questo dramma: “La tragedia di Mestre impone uno sforzo non indifferente, anche sul piano della mediazione linguistica considerando le diverse nazionalità delle persone coinvolte”.

Zaia è poi rimasto nell’ambito del condizionale circa la dinamica dell’incidente: “Tutto – ha detto – fa pensare a un malore del conducente che, da come risulta, era esperto e referenziato, ma è meglio non sbilanciarsi in ipotesi che tra l’altro non competono a noi.

L’autobus – ha aggiunto – era di tipo elettrico e non a metano, come inizialmente si era detto, e anche un modello recente. Sono in corso indagini che potranno contare su eventuali immagini delle telecamere presenti sulla strada e forse sull’autobus, se salve. Speriamo ci aiutino a capire. Facciamo affidamento anche sulla testimonianza dei feriti meno gravi che sono in grado di parlare”.

Intanto, la Regione Veneto ha diffuso un aggiornamento sulle condizioni dei feriti.

“Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 15 pazienti coinvolti
nell’incidente del pullman a Mestre. 10 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura
(terapie intensive). Adulti: 12 pazienti. Minori: 3 pazienti. Terapia intensiva: 10 pazienti.

Suddivisione fra le strutture:

  • Ospedale di Mestre: ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (F, F, M), un tedesco (M), una persona in corso di identificazione (F).
  • Ospedale di Dolo: un paziente di nazionalità francese (F).
  • Ospedale di Mirano: un paziente di nazionalità croata (M).
  • Ospedale di Treviso: ricoverati 5 pazienti, di cui due minori austriaci (F, M), uno spagnolo (M), un austriaco (M), un’ucraina (F).
  • Ospedale di Padova: ricoverati due pazienti, una donna spagnola (F), una bambina ucraina (F), una in corso di identificazione (F).

Note: Nella notte è stato trasferito un paziente dall’ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Un ulteriore paziente è stata trasferita poco fa da Mestre a Padova (una donna ancora in corso di identificazione). Gli aggiornamenti saranno proposti alle 11.00 e alle 17.00 delle prossime giornate, salvo evoluzioni.