Tribunale di Vicenza conferma sequestro della GdF di banconote per 360.000 euro, di una Mercedes e del congegno per apertura doppiofondo

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15.057 banconote di vario taglio - sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360.000 euro
15.057 banconote di vario taglio - sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360.000 euro

Pubblichiamo il comunicato stampa del Comando Provinciale di Vicenza, in relazione agli sviluppi di un servizio in materia di contrasto ai traffici illeciti del dipendente Gruppo Bassano del Grappa già oggetto di diffusione mediatica lo scorso 6 aprile. In particolare, si legge nella nota di accompagnamento, con ordinanza puntualmente motivata (scaricala da qui, ndr), i Giudici del Tribunale di Vicenza hanno ritenuto di non dover condividere le doglianze esposte dall’indagato che aveva provveduto a presentare ricorso alla locale Sezione del Riesame, allo scopo di rientrare in pieno possesso di n. della pdf di .

In seguito al rigetto del riesame, restano quindi cautelati i valori sequestrati preventivamente dalle Fiamme Gialle bassanesi con finalità di ripristino sociale a favore della collettività.

Ecco la nota

Banconote di vario taglio da Napoli a Pianezze (VI): il tribunale del riesame di Vicenza conferma il sequestro di 368.000 euro operato dalla guardia di finanza

Nei giorni scorsi, con ordinanza puntualmente motivata, i Giudici del Tribunale di Vicenza hanno ritenuto di non dover condividere le doglianze esposte dall’indagato che aveva provveduto a presentare ricorso alla Sezione del Riesame berica, allo scopo di rientrare in pieno possesso di n. 15.057 banconote di vario taglio – sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360.000 euro, un’autovettura Mercedes – classe B e il congegno elettronico/meccanico che permetteva l’apertura del doppiofondo. In seguito al rigetto del riesame, restano cautelati i valori sequestrati preventivamente dalle Fiamme Gialle bassanesi.

Congegno elettronico/meccanico che permetteva l’apertura del doppiofondo della Mercedes
Congegno elettronico/meccanico che permetteva l’apertura del doppiofondo della Mercedes

In particolare, si tratta dell’operazione con la quale, lo scorso mese di marzo, i finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa, nell’ambito di un’attività mirata al contrasto dei traffici illeciti, al fine di reprimere i fenomeni di illecito economico-finanziario e di garantire un presidio di sicurezza per i cittadini, nel territorio del Comune di Pianezze, avevano fermato e sottoposto a controllo B.G. di anni 49, nato e residente in provincia di Napoli, a bordo di una MERCEDES, modello classe B, con targa italiana.

I 3 pacchi con 15.057 banconote di vario taglio per un importo di 360.000 euro
I 3 pacchi con 15.057 banconote di vario taglio per un importo di 360.000 euro

A seguito dell’attività di polizia economico-finanziaria espletata e all’esito di un’attività di analisi ed intelligence, il soggetto controllato era denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di ricettazione ed erano sottoposti a sequestro preventivo d’iniziativa n. 15.057 banconote di vario taglio – sigillate in 3 pacchi, per un importo di 360.000 euro, un’autovettura Mercedes – classe B ed il congegno elettronico/meccanico che permetteva l’apertura del doppiofondo.

La ricostruzione effettuata dai finanzieri, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha indotto il Tribunale del Riesame a rilevare e confermare i molteplici indizi della provenienza illecita del denaro (disponibilità di una quantità di denaro in contanti ben al di sopra della soglia di utilizzabilità prevista dalla legge; occultamente della stessa in un vano dell’autovettura, azionabile con un congegno meccanico, all’evidenza installato appositamente allo scopo di nascondere beni in occasione di eventuali controlli su strada; false dichiarazioni rese agli operanti in ordine al fatto di non trasportare valori; presenza dell’indagato in un Comune lontano da quello di residenza per motivi di lavoro; omessa presentazione di dichiarazioni dei redditi a far data dal 2013) e il fumus del reato presupposto, individuabile anche in quello di furto o di rapina, atteso che su alcune banconote è stata rilevata la presenza di macchie di inchiostro riconducibili all’azionamento di sistemi antifurto, che si attivano, rilasciando il liquido, al tentativo di forzare casseforti, sportelli ATM e veicoli adibiti al trasporto valori.

Le indagini continuano al fine di acquisire ulteriori elementi in merito alla provenienza ed alla destinazione dell’ingente somma di denaro sequestrata, nonché all’origine della stessa in relazione a sottese operazioni di transazione.

L’operazione in questione è sviluppata trasversalmente facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo ed è mirata all’aggressione dei patrimoni illeciti, consentendo di colpire le organizzazioni criminali nel cuore del proprio interesse: ossia l’arricchimento economico e patrimoniale; e di restituire alla collettività per finalità sociali, in caso di condanna dell’indagato, i beni accumulati illecitamente.