Trissino, open day alla scuola professionale “Casa della gioventù”

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Domenica 14 gennaio 2018, la Scuola Professionale “Casa della Gioventù” di Trissino organizza la sua terza ed ultima Scuola Aperta, per la prima volta di domenica mattina: si tratta di un Open Day particolare perché, oltre al consueto obiettivo di far visitare e fornire informazioni ai ragazzi interessati ad iscriversi e alle relative famiglie, l’evento è finalizzato in modo particolare a far conoscere la scuola ai cittadini trissinesi, alle aziende del territorio e agli ex allievi del Centro.

Il CFP di Trissino, o meglio, secondo la denominazione prevista dalla nuova Legge Regionale nr. 8 del 2017 sul Sistema Educativo del Veneto, la SCUOLA Professionale di Trissino, si avvia verso i 70 anni di storia e si propone come una struttura moderna, innovativa, con uno stretto legame con le aziende del territorio che la considerano un punto di riferimento.
Una realtà riconosciuta e significativa in termini sia di numeri che di qualità sia a livello provinciale che dalla stessa Regione Veneto, che molti, anche imprenditori, non conoscono abbastanza e della quale talvolta hanno stereotipi superati.
Pochi Comuni delle dimensioni di Trissino poi hanno la fortuna di avere nel proprio territorio una scuola superiore e talvolta i cittadini non sono consapevoli né dell’importanza della scuola stessa né la conoscono veramente, se non per sentito dire, senza contare la decisiva influenza di tale presenza nell’aver creato il tessuto imprenditoriale del paese e dei Comuni limitrofi.
Per questo il caloroso invito che la Scuola rivolge a tutti è di visitare il Centro di Formazione, approfittando dell’ultima Scuola Aperta, prevista per la mattinata di domenica del 14 gennaio 2018, dalle 8.30 alle 13.00.
L’auspicio è che, grazie anche a una miglior conoscenza del nostro Centro di Formazione, sempre più ragazzi e ragazze di Trissino e Comuni limitrofi scelgano la nostra scuola, anche per poter soddisfare le pressanti necessità delle aziende di tecnici preparati e non metterci più in condizione, come spesso siamo costretti a fare, di rispondere con un po’ di ironica amarezza agli imprenditori che “non abbiamo lo stampo” per aumentare i ragazzi da mettere a loro disposizione una volta formati.