Venezia ancora sommersa, Pierpaolo Capovilla: che schifo fa questo paese e questo Veneto di androidi con i selfie!

511
Piazza s. Marco a Venezia allagata
Piazza s. Marco a Venezia allagata

Due ore a Venezia da Campo Santa Maria Formosa alla stazione di Santa Lucia, a piedi, naturalmente, perché il trasporto pubblico è sospeso, con gli stivali di gomma gonfi d’acqua, i crampi, e questi turisti immondi che fotografano tutto e tutti e ridono, felici dell’occasione di potersi ritrarre in questo dramma.

I peggiori in assoluto, fra questi androidi senza dignità, sono gli italiani. Fra questi, il fondo lo toccano certamente i veneti, che sulle passerelle, le poche che sono state stese (la marea è tale che le stesse passerelle possono diventare pericolose), si fermano per fotografare la gente intorno, senza un minimo di rispetto per la privatezza delle persone e per il dramma (perché è un dramma, non un ‘divertissement’) di una città vilipesa da un ceto politico ingordo, ignorante, incurante del destino della più bella città del mediterraneo.

E intanto, un padovano (riconosco perfettamente gli accenti della mia regione) si lamenta perché qualcuno, in tuta da lavoro, lo rimprovera di fermare il flusso di gente diretto in stazione, per fare le sue foto di merda. Un popolo di androidi, siamo diventati. Senza cervello. L’intelligenza nascosta nell’intestino. Li mortacci vostra, ti viene un’incazzatura niente male nel constatare la più totale idiozia di questo turismo take-away, e la voglia di bestemmiare sale imperiosa.

Fosse per me, chiuderei Venezia a tutti, ma proprio tutti, i possessori di smartphone. Non sono più persone. Sono replicanti. Non più uomini e donne, ma macchine. Pecore, intorno a poche biade. Brugnaro si commuove, poverino, come se non fosse responsabile (corresponsabile, ovviamente) di queste circostanze. Che cosa ha fatto per Venezia il sindaco di Mestre in questi anni? Niente. Se non fare incrementare il turismo di massa, quello globale, quello che ferisce ogni giorno e uccide la città. Adesso piange, questo inetto.

Zaia poi… Fa finta di niente, e chiede: ma perché il MOSE non funziona? Maledetti mentitori, osceni mistificatori. Chi, se non il presidente della regione, dovrebbe sapere che fine ha fatto quella porcheria che chiamano MOSE? Miliardi buttati nel cesso, ora il lacchè delle lobby finge di sorprendersi, proprio lui, che diceva che il pfas negli acquedotti era normato e quindi inoffensivo.

Neanche le falde acquifere, definitivamente compromesse, avete risparmiato, in una delle più fiorenti agricolture del mondo. Alla faccia di Venezia, e del Veneto tutto, questi amministratori in un paio di decenni sono riusciti nell’impossibile: distruggere il futuro dei nostri figli.

Questi autonomisti, questi sovranisti, chi sono? Gerarchi 2.0, lobbisti, arrampicatori sociali, corrotti e corruttori. Qualsiasi cosa siano, sono dei ladri.
Ci sono ampie aree nel Veneto dove l’acqua del rubinetto è pericolosa. C’è una città in Veneto che si chiama Venezia, ed è la città d’Italia più conosciuta al mondo: Brugnaro disse “ne faremo una vetrina”. Soltanto una persona profondamente stupida poteva dire una cosa del genere.
E che dire delle grandi navi? Siamo l’unica città senza automobili, e il terzo porto più inquinato d’Europa. La salute dei cittadini non conta niente di fronte ai grandi affari. E alla malavita, che governa le banchine. Lo sanno tutti.
Che schifo fa questo paese. Che schifo fa il Veneto. Polentoni ignoranti, leghisti razzisti, fascisti democristiani. Bestie senza governo. Fatevi un selfie e poi postatelo, fateci vedere le vostre ‘musane’.

Pierpaolo Capovilla

Ce lo invia Giorgio Langella dal profilo Fb di Capovilla