Zaia a Bologna da Salvini: duro scontro tra Pd-M5s e Lega

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“Zaia che alza il cartello della Borgonzoni mentre il Consiglio è impegnato a discutere il bilancio per dare alla sicurezza del territorio di Venezia è un’offesa per tutti veneti prima ancora che al Consiglio regionale. Altro che ‘Prima i veneti!’. Con la comparsata di ieri a Bologna il governatore svela la maschera: prima viene Salvini e, in questo caso, la campagna elettorale dell’Emilia  Romagna”. A dirlo è il Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso che interviene tramite una nota “a proposito della presenza a Bologna del presidente Zaia, assente invece alla seduta consiliare sul bilancio in svolgimento a Treviso. È un comportamento inaccettabile, non si governa il Veneto andando a sventolare cartelloni per la campagna elettorale della Lega in Emilia Romagna. Quella di ieri è davvero una brutta pagina per la nostra Regione”.


“Alla fine, anche ieri, Zaia ha fatto quello che gli riesce meglio: una passerella elettorale. Non ha avuto tempo né voglia di presentarsi in Aula, nella sua Treviso, per la discussione e l’approvazione del bilancio. Meglio sfilare insieme a Salvini a Bologna. Da ‘prima i veneti’ a ‘prima gli emiliani’”. Cosi Graziano Azzalin, Consigliere regionale del Partito Democratico, commenta “l’assenza alla seduta consiliare del governatore, presente invece al PalaDozza insieme al leader leghista per la campagna elettorale in Emilia Romagna. Mentre i rappresentanti del popolo veneto discutevano su come destinare i soldi dei veneti e in particolare alle zone devastate dal maltempo, Zaia ha preferito fare l’uomo sandwich della campagna elettorale di Salvini e della Borgonzoni. Tutto questo mentre si continua a fare i conti con i danni dell’acqua alta, è lo stesso Zaia che continua a non stanziare risorse per prevenire i disastri derivanti dai cambiamenti climatici, con un nuovo allarme in corso e il palazzo del Consiglio regionale ancora ferito. Alla discussione sul bilancio del Veneto ferito ‘era moralmente doveroso esserci’, a fare il figurante in uno spot elettorale altrui no di certo”.


“Non abbiamo votato il bilancio regionale perché sediamo in Consiglio per lavorare nell’interesse dei veneti, non per prenderli in giro”. Così in una nota i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che ricordano: “Martedì sera, mentre la maggioranza respingeva tutti i nostri emendamenti in tema ambientale, Venezia veniva sommersa dall’acqua come mai era avvenuto in quarant’anni. Ci siamo chiesti se Zaia avesse capito la lezione, ma lui ha subito tolto ogni dubbio: colpa degli altri, come sempre. Colpa del Governo.

Peccato che mentre lo diceva, il Presidente del Consiglio Conte fosse già a Venezia e il Governo avesse stanziato a tempo di record i primi aiuti ai veneziani. Noi a Zaia abbiamo chiesto di smetterla di fare la lagna, prendere esempio e mettere mano al portafogli della Regione con una manovra straordinaria per metter fine agli scempi ambientali e scongiurare altre sciagure.

E lui? Mentre eravamo tutti riuniti, Consiglieri e Assessori, se ne è andato a Bologna a fare l’intrattenitore in un palazzetto, a reggere il microfono al suo capo, a fare campagna elettorale per un’altra regione.

Ora basta, Zaia: non ci rendiamo complici di questa commedia oscena, di questa vergognosa presa per i fondelli dei veneti”.


“Al ministro degli Esteri Luigi Di Maio che attacca in modo davvero vile il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia per aver preso parte ieri sera a un comizio a Bologna, vorrei ricordare che il governatore è salito sul palco alle 22,18. Fino a poco prima è rimasto in Veneto e a Venezia, a girare tra i luoghi più devastati dall’acqua alta, a organizzare i lavori della protezione civile, a parlare con le persone che hanno subito danni. È tornato a Venezia subito dopo la fine del comizio e stamattina, di buon’ora, era già in piazza San Marco. Cosa che ancora non ha fatto Di Maio. Eppure domani avrà una lunga serie di appuntamenti in Campania: Pomigliano, Casoria, Pozzuoli, Villaricca e Portici. Visti gli impegni, non ha trovato il tempo per venire a Venezia a rendersi conto della situazione, però lo ha trovato per criticare Luca Zaia che ha trascorso gli ultimi 4 giorni tra i veneziani disperati”. Nicola Finco, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto, risponde così agli attacchi rivolti dal leader del M5s al presidente della Regione Zaia per la sua partecipazione a un comizio per la candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna Lucia Borgonzoni. «Di Maio dice che non è stato bello vedere il governatore a un comizio della Lega a Bologna – si chiede Finco -. Le sue sono parole indegne. Con che coraggio attacca il presidente Zaia che da 4 giorni vive in mezzo l’acqua a stretto contatto con gli operatori della protezione civile, le istituzioni, i cittadini? Cosa avrebbe dovuto fare ieri sera alle 22,18? Di Maio dall’alto del suo immeritato scranno chieda scusa, e domani, invece di andare a fare i comizi in Campania, venga in Veneto a sporcarsi le sue linde scarpette per vedere cosa è successo a Venezia. Ma forse ci illudiamo e basta, visto che ad oggi, per il Veneto, Di Maio non ha fatto assolutamente nulla, in primis l’autonomia. Il presidente Zaia non ha mancato di rispetto né al Consiglio né ai veneti, e lo dimostra il fatto che sono stati gli stessi cittadini ad averlo difeso dagli attacchi e ad averlo ringraziato per il lavoro che sta facendo. E lo stesso appunto – continua Finco – lo rivolgo anche ai colleghi del Partito Democratico che hanno rivolto le stesse indegne accuse al presidente. Capisco che tra sei mesi si vota, ma le elezioni si vincono con le idee e i progetti, e non con la stupida e sterile strumentalizzazione politica. Ma del resto lo sappiamo: chi non ha argomenti per andare avanti nella lotta politica, ricorre agli attacchi personali. Poco importa se siano sulle spalle di persone che in questo momento stanno soffrendo. Pregherei quindi i colleghi Azzalin, Fracasso e Zanoni di smetterla di lucrare sulle tragedie per pura propaganda politica. È un comportamento vergognoso».


“Solo chi non conosce Luca Zaia può pensare che il governatore possa essersi disinteressato a quanto stava accadendo nell’aula consiliare nel momento della discussione del Bilancio”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, liquida così con poche parole ogni “polemica pretestuosa, assurda, dilettantesca. Zaia è sempre stato in contatto costante con me e io l’ho informato sull’andamento dei lavori, ma credo che analoghe informazioni siano giunte al governatore dai suoi principali collaboratori, gli assessori a iniziare dal vice-presidente Forcolin per molti aspetti il protagonista del confronto tecnico-politico con l’intero Consiglio. Non credo – ha aggiunto Ciambetti – sia un caso se il governatore del Veneto sia intervenuto a Bologna ben dopo le 22, cioè a Consiglio regionale abbondantemente chiuso, con tutta la manovra, comprensiva di emendamenti e ordini del giorno approvati. Quando Zaia ha iniziato a parlare a Bologna, i consiglieri regionali avevano abbandonato l’aula da un bel pezzo. Mi sembra, piuttosto, che il clamore sollevato serva solo a nascondere i risultati importanti dell’approvazione del Bilancio, ad iniziare da un metodo di lavoro che ha visto il Consiglio protagonista, tanto che sono state apportate importanti modifiche rispetto al testo giunto originariamente nelle commissioni. Per tempistica e qualità degli interventi previsti, compresi gli stanziamenti per l’emergenza che si sta vivendo in questi giorni, questo è stato un ottimo bilancio e devo dare atto al presidente Zaia, a Forcoli e a tutti gli assessori di aver sottratto, con il dibattito anticipato rispetto al passato, l’intera manovra finanziaria alla propaganda elettorale, senza infarcire i conti di promesse o marchette, ma riempiendoli casomai di impegni concreti”

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