
Il Consiglio di Bacino Brenta ha un nuovo presidente: i sindaci dei Comuni soci, che coincidono con l’ambito territoriale ottimale Brenta, si sono riuniti in assemblea a Cittadella e hanno eletto Gianmaria Boscaro, attuale sindaco di Vigonza. La sua nomina è avvenuta all’unanimità, a seguito della presentazione di un’unica lista, e lo vedrà guidare l’ente che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione), sia per l’aspetto delle tariffe sia per la pianificazione delle reti e degli impianti.
Accanto a Boscaro, nel Comitato istituzionale sono stati eletti Manuela Marangon (sindaco di Loreggia), Alberto Trento (sindaco di Fontaniva), Elsa Simonetto (assessore del Comune di Cassola), Matteo Mozzo (sindaco di Marostica) e Marco Frison (sindaco di Enego).
Gli obiettivi del nuovo corso

Il neoeletto Presidente Boscaro ha ringraziato i colleghi sindaci per la sua elezione, definendola frutto di un lavoro di condivisione. Ha evidenziato la creazione di una squadra di lavoro che rappresenta tutti i territori dei Comuni soci, dal Padovano al Vicentino e dell’Altopiano di Asiago, e tutte le componenti politiche, garantendo così trasversalità e vicinanza alle esigenze locali dei cittadini.
Boscaro ha subito annunciato gli impegni per la nuova governance: si lavorerà fin da subito per rendere sempre più efficiente il servizio e per migliorare l’aspetto ambientale dei territori, poiché l’aumento della depurazione e della rete fognaria e acquedottistica ha un impatto molto significativo sull’ambiente. Sarà posta attenzione anche alla sostenibilità economica, per non gravare sulle famiglie, in quanto l’intero servizio è finanziato dalle tariffe dei contribuenti. Come amministratori locali, ha aggiunto, si conoscono bene le realtà familiari e le difficoltà quotidiane, e si opererà anche per cercare di ridurre i costi del servizio.
Il nuovo presidente ha inoltre espresso gratitudine al suo predecessore, Luca Pierobon, sindaco di Cittadella, che ha guidato il Consiglio del Brenta per otto anni. Ha riconosciuto il difficile lavoro svolto da Pierobon, affrontando continui cambiamenti normativi ed evoluzioni economiche e societarie che hanno interessato Etra. Sotto la guida di Pierobon sono state portate avanti e concluse opere importanti, come il rifacimento e la sistemazione di chilometri di fognature e condotte idriche, riuscendo a implementare gli investimenti che oggi si attestano a sessanta milioni all’anno. Boscaro, subito dopo l’elezione, ha riunito in via informale i nuovi membri del Consiglio per impostare l’operatività della nuova governance.
Cos’è il Consiglio di Bacino Brenta
L’Ambito Territoriale Ottimale “Brenta” è uno degli otto Ambiti in cui la Legge Regionale del Veneto 27 aprile 2012, n. 17, ha suddiviso il territorio regionale. È costituito da sessantotto Comuni, di cui quarantaquattro appartenenti alla provincia di Padova, uno del Trevigiano e ventitré dell’area del Vicentino, per un totale di 584.547 abitanti residenti (dati ISTAT 2011). Il territorio è caratterizzato dal bacino del Fiume Brenta e si estende su una superficie di circa 169.274 ettari nell’alta pianura alluvionale veneta. È delimitato a nord-ovest dal comprensorio dell’Altopiano dei Sette Comuni e a nord dalla Valsugana che, in continuità, verso est tocca le propaggini sud orientali del Monte Grappa. L’Ambito si prolunga verso sud fino alle porte di Padova e ad est fino alla parte settentrionale dei Colli Euganei. L’Ente d’Ambito, dopo il riordino disposto dalla Legge Regionale 27 aprile 2012, n. 17, è il Consiglio di Bacino Brenta, costituito mediante convenzione con personalità giuridica tra i Comuni appartenenti all’Ambito Territoriale Ottimale Brenta.1
La soddisfazione della politica regionale

Anche la consigliera regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Elisa Cavinato, ha commentato la nomina: “Desidero congratularmi con Gianmaria Boscaro, Sindaco di Vigonza, per la sua elezione a Presidente del Consiglio del Bacino Brenta. È una nomina che mi rende particolarmente felice, perché arriva a una persona capace, concreta e profondamente legata al territorio.” Cavinato ha apprezzato l’approccio pragmatico, il forte senso istituzionale e la visione di Boscaro per l’area, ritenendo la sua esperienza amministrativa un valore aggiunto importante per un incarico tanto delicato quanto strategico come la gestione delle risorse idriche. Ha concluso augurando buon lavoro a Boscaro, con la certezza che saprà affrontare con competenza e determinazione le sfide future.