Ucraina, Orban: “Sanzioni a Russia un errore, andrò da Trump per discuterne”. In Vaticano l’incontro con il Papa

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Viktor Orban non usa giri di parole parlando a Il Messaggero durante la sua visita a Roma per incontrare la premier Giorgia Meloni: “Le sanzioni imposte da Donald Trump al petrolio della Russia sono un errore”.

Il primo ministro ungherese, che nei prossimi giorni sarà a Washington, spiega di voler “discutere con il presidente Trump” le misure decise contro Mosca: “Stiamo ragionando su come costruire un sistema sostenibile per l’economia ungherese, perché l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo.

E senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando carenze nelle nostre scorte”. Alla domanda se il presidente americano abbia dunque “commesso un errore”, Orban risponde: “Dal punto di vista ungherese sì. E dunque cercheremo di trovare una via d’uscita, soprattutto per l’Ungheria”. Quanto all’Europa, il leader ungherese si mostra disilluso sul ruolo del continente nel conflitto: “Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere questa guerra.

Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi”, sottolinea, aggiungendo che anche “sul futuro della sicurezza e dei rapporti tra russi e ucraini” l’Unione “resta ai margini”. Oggi Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza Orban, il quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

“Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato – fa sapere il Vaticano – sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali e l’apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all’importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili. Ampio spazio è stato riservato altresì alle questioni europee, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medio Oriente”.

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