
“Per quanto concerne la questione degli autovelox, la pubblicazione del censimento operata dal Ministero è sicuramente un buon passo in avanti verso il dipanare una questione troppo spesso discussa. Non la risolve del tutto, perché manca ancora una risoluzione della distinzione normativa tra approvazione e omologazione degli apparecchi, per il quale auspico al più presto un intervento del legislatore”.
Così Mario Conte, presidente di Anci Veneto, che sulla questione aggiunge: “Quello che è fondamentale comunque, è ricordare che gli autovelox sono principalmente uno strumento di sicurezza stradale, i sindaci che li installano hanno sempre voluto mettere la sicurezza dei guidatori e degli utenti della strada prima di tutto.
Certo – aggiunge Conte -, bisogna evitare, se mai ce n’è stato uno, il suo abuso, ma fintanto che viene installato seguendo le norme, su tratti e strade dove il rischio di incidentalità a causa dell’alta velocità è certificato l’autovelox è uno strumento che salva vite. Dobbiamo dunque arrivare a una normativa chiara, sfatando dunque il mito che i sindaci lo usino per fare cassa. Anche perché, lo ricordo, i fondi introitati da eventuali multe, sono fondi vincolati, da investire proprio in sicurezza stradale”, conclude il presidente di Anci Veneto.








































