Affrontare un intervento di ristrutturazione edilizia importante su più unità immobiliari possedute, dell’ammontare di 520mila euro, essendo già certi di poter contare su incentivi fiscali per 430mila euro, arrivando a spenderne effettivamente, dopo 10 anni, solo 89mila. Una magia contabile? No, semplicemente la capacità di cogliere i consistenti vantaggi che offre oggi la normativa fiscale sul sisma bonus ed eco bonus. E’ uno dei casi pratici, che dimostrano i vantaggi del sistema di incentivi fiscali in edilizia, portato dall’ingegner Giulio Massignan durante l’incontro formativo di aggiornamento della Fimaa-Confcommercio di Vicenza, l’associazione degli agenti immobiliari, tenutosi nei giorni scorsi.
“Oggi non c’è ancora la consapevolezza sufficiente di quanto questi bonus possano costituire un volano importante per il mercato immobiliare – afferma Serafino Magistro, presidente provinciale della Fimaa -. Se pensiamo che circa il 60% del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1974, quando ancora non esisteva la norma antisismica, capiamo quante sono le costruzioni, soprattutto nei centri storici, che hanno necessità di grandi interventi straordinari di ammodernamento anche dal punto di vista energetico. Il problema è che pochi si sentono di sostenere queste spese, con la conseguenza che negli anni il patrimonio si degrada e finisce fuori mercato. La possibilità di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte consistente dei costi sostenuti – continua Magistro – è un’opportunità molto interessante, ma pochi lo sanno, e come agenti immobiliari Fimaa vogliamo affiancare i proprietari ed acquirenti nel valutare tutti i vantaggi”.
Da qui l’incontro formativo dei giorni scorsi, al quale hanno partecipano una settantina di operatori che ora sono pronti a dare consulenza e assistenza a chi volesse approfittare del sisma ed eco bonus. “E’ il sistema Fimaa che abbiamo inaugurato da qualche anno – spiega il presidente Magistro –: aggiornarci costantemente con i migliori professionisti del settore per poi mettere le competenze acquisite al servizio del cliente”.
Tornando al Sisma ed Eco Bonus, qualora l’intervento sia su un condominio, anche “minimo”, o di un unico proprietario, è possibile accedere all’agevolazione fino all’85% dell’importo sostenuto. Si possono, a tal proposito, portare in detrazione i costi relativi ai lavori edili per l’adeguamento sismico ed energetico, le spese di restauro, quelle specifiche per le prestazioni professionali e per acquisire la certificazione energetica e sismica.
La platea degli interessati è ampia, dai privati alle società, pur con qualche distinguo. C’è anche la possibilità di cedere il credito d’imposta per gli interventi sui condomìni che accedono agli incentivi, “girandolo” ai fornitori che hanno effettuato i lavori o ad altri soggetti privati, che a loro volta avranno la facoltà di cessione del credito.
Per chi vuole migliorare gli standard della propria abitazione o immobile produttivo o dare una nuova prospettiva al proprio patrimonio immobiliare in vista di una vendita, le opportunità, dunque, non mancano.