8 marzo, Muzzolon (Sanca Veneta): “non fiori ma posti di lavoro, parità salario, aiuti per gestire famiglia”

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Antonella Muzzolon Sanca Veneta
Antonella Muzzolon Sanca Veneta

“Celebrare la giornata internazionale dei diritti della donna significa ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche e sia le discriminazioni e le violenze di cui sono ancor oggi oggetto le donne”. Lo afferma in una nota Antonella Muzzolon (in foto), presidente di Sanca Veneta, lista indipendentista di sinistra che alle scorse regionali ha sostenuto il candidato sfidante di Zaia Arturo Lorenzoni. “È difficile festeggiare quando si leggono dati così poco incoraggianti: secondo l’Istat nel 2020 312mila donne sono rimaste senza lavoro. Sono il 70% di chi ha perso l’impiego. L’International Labour Organization riporta che il 74% del lavoro di cura e domestico non pagato o sottopagato ricade sulle donne”.

“In Italia il 99% dei lavoratori in meno, a dicembre 2020, è donna, solo in questo mese tra le lavoratrici si contano quasi 100mila occupate in meno. Tutti i dati confermano che la condizione della donna lavoratrice è la più penalizzata, soprattutto a causa della difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, il Cnel riporta che in Italia questa difficoltà contribuisce a mantenere la quota di occupazione femminile al di sotto delle medie europee, in concreto, meno del 50%. La battaglia per l’uguaglianza di genere non può essere più solamente un punto di un programma politico, ma deve essere il centro di azioni concrete atte a creare vantaggi economici, sociali e culturali; a tal proposito pochi giorni fa la Commissione Europea ha presentato una proposta sulla trasparenza salariale per garantire che uomini e donne dell’Unione ricevano la stessa retribuzione per lo stesso lavoro”.

“Tale proposta è priorità politica della presidente von der Leyen che introduce l’obbligo di trasparenza retributiva per le aziende e per i lavoratori e un migliore accesso alla giustizia per le vittime di discriminazioni retributive. L’obbligo di garantire la parità delle retribuzioni è sancito dall’articolo 157 TFUE e dalla direttiva europea riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. Ciononostante l’effettiva attuazione e applicazione di tale principio rimane, nella pratica, un’importante problematica nell’Unione europea. Auspichiamo che queste misure vengano messe in atto al più presto e che si possa festeggiare finalmente in maniera serena questa giornata delle e per le donne, come un giorno di conquista di una reale parità di genere. Oggi chiediamo a gran voce: non fiori ma posti di lavoro, parità salariale, aiuti per la gestione familiare. Colme di speranza – conclude Muzzolon – immaginiamo di svegliarci un giorno in una società libera da retaggi patriarcali”.