Addio all’arbitro bassanese Luigi Agnolin. Zaia: "un pezzo di storia dello sport"

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“Con Luigi Agnolin se ne va un pezzo di storia dello sport nazionale e veneto. Un esempio di serietà, onestà e professionalità in un mondo non facile come quello del calcio. Ma il suo insegnamento non va perduto, perché lo stile non ha tempo”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda la figura dell’ex arbitro internazionale di Bassano del Grappa, scomparso all’età di 75 anni.

“Quando la voce dei cronisti scandiva la frase ‘arbitra Agnolin di Bassano’ – ricorda Zaia – significava che la partita, anche la più complicata, era in buone mani, a garanzia delle squadre e dei loro tifosi, perché in quella giacchetta nera tutti ammettevano esserci un signor arbitro e un uomo onesto”.

“Due mondiali in cui fu sempre valutato tra i migliori, finali infuocate di Coppa Coppe e Coppa dei Campioni, centinaia di partite di serie A condotte con autorevolezza sempre accompagnata dal garbo – conclude Zaia – rendono grande questa figura di uomo di sport. A maggior ragione oggi, nell’epoca dell’elettronica, della Var, degli slow motion, c’è un po’ di nostalgia nel ricordare le decisioni di Agnolin di Bassano, prese in una frazione di secondo e senza possibilità di appello, come solo i grandi sapevano fare”.