Aprilia, Luca Zaia: “con la morte di Ivano Beggio viene meno un capitano d’industria appassionato e indomabile”

227

Ha perso l’ultima corsa, ma per tutta la sua vita è stato un vincente.” Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, ricorda la figura dello storico fondatore e patron dell’Aprilia Ivano Beggio (nella foto), scomparso a 73 anni per una grave malattia. “I bolidi prodotti a Noale hanno portato in alto campioni come Valentino Rossi, Loris Capirossi, Max Biaggi, Jorge Lorenzo, mentre le produzioni da strada, moto e scooter, hanno segnato un’epoca, per le due ruote in assoluto, per il motociclismo sportivo ma, più in generale, per l’imprenditoria veneta, che trovò in lui un capitano d’industria appassionato e indomabile, al punto di sfidare sul mercato i vari colossi giapponesi.

Proprio domenica prossima 18 marzo – conclude Zaia – si corre in Qatar il primo Moto Gp del 2018. Le cronache sportive danno il Team Aprilia in ascesa, con un pilota collaudato come Aleix Espargaro e il nuovo arrivo Scott Redding. Ivano li guarderà dall’alto, e sarebbe bello vedere una livrea Aprilia lottare là davanti e, magari, centrare il podio, come per dirgli grazie, ci mancherai.”

Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto

 

Un grande, un esempio, un modello. Questo è stato ed è Ivano Beggio, simbolo di quel veneto vincente grazie al lavoro, allo spirito di sacrificio, alla capacità di avere un sogno e fare il possibile per concretizzarlo“. Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ricorda “l’uomo che da Noale ha lanciato l’Aprila nel mondo delle due ruote facendo diventare la sua impresa un punto di riferimento imprescindibile, capace di competere con i colossi giapponesi sconfiggendoli con un mix di intelligenza, intuito e capacità unico – ha detto Ciambetti -. Seppe credere nei talenti e per capirlo basta scorrere i nomi dei grandi campioni, da Valentino Rossi a Max Biaggi, Melandri, Gramigni e Localtelli che hanno portato l’Aprilia ad essere leader nelle classi 125 e 250. Succeduto al padre che pure era artigiano di raro ingegno, riuscì a cogliere lo spirito dei tempi e a innovare la motocicletta. Io spero che i nostri giovani sappiano guardare al suo esempio, all’esempio di un vero campione, un grande capitano: piccolo grande imprenditore ma di grandissima impresa, culturale prima che economica, di ingegno e fantasia, prima che di meccanica, il cui nome sta a fianco dei più importanti marchi mondiali: lascia una eredità morale importante per l’intero Veneto.”

Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto