Effetto lockdown sulle città, Arpav: ” diminuito inquinamento acustico”

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Inquinamento acustico, serve regolamento
Inquinamento acustico, serve regolamento

Che effetti ha avuto il lockdown sul rumore? Se lo sono chiesti i tecnici che nei dipartimenti Arpav provinciali seguono l’inquinamento acustico. Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria hanno creato una situazione unica che ha permesso di mettere in luce quanto siano impattanti sul clima acustico delle città e dei centri urbani le abitudini quotidiane legate agli spostamenti per motivi di lavoro, scolastici e personali.

Ogni dipartimento a partire dal mese di marzo 2020 ha eseguito misure, spot e campagne di monitoraggio per valutare l’effetto dei provvedimenti di lockdown sul clima acustico delle aree urbane ed extra urbane. L’influenza sul rumore delle restrizioni negli spostamenti e nelle attività è stata confrontata, in alcuni contesti, con rilevazioni precedenti eseguite negli stessi punti di misura; in altre situazioni si è preferito monitorare nuovi siti, e proseguire le misure anche nella Fase 2, per poter valutare l’incremento della rumorosità ambientale all’aumentare delle attività antropiche. I punti di controllo sono stati scelti in modo tale che fossero rappresentativi di tre specifiche tipologie di sorgenti: rumore stradale, rumore umano“da movida” e rumore ambientale di fondo.

Ulteriori monitoraggi sono in corso e lo saranno per diversi mesi per seguire le variazioni dovute al progressivo “ritorno alla normalità” e poter così completare il confronto tra le diverse situazioni.

A Noventa Vicentina, in provincia di Vicenza, è stato eseguito un monitoraggio continuo di una settimana a bordo strada nei pressi dell’incrocio tra via Prolin e via Migliadizzi, classificate nel piano di zonizzazione acustica comunale rispettivamente come strada di attraversamento e strada principale, in due periodi, a inizio marzo, prima dell’entrata in vigore dei provvedimenti emergenziali, e in aprile in periodo di lockdown. Attraverso il monitoraggio è stato possibile valutare la riduzione di rumore durante il periodo diurno e il periodo notturno.

In generale, in tutte le province esaminate, si è registrata una diminuzione del rumore dovuta al calo dell’attività umana. Qui lo studio completo.