Asiago, alcool a minorenni: il questore chiude il Bar Caffè Nazionale

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Asiago Bar Caffè Nazionale, Polizia di Stato

Vendita di superalcoolici a minorenni: con questa motivazione il Bar Caffè nazionale di Asiago è stato chiuso con un provvedimento del questore di Vicenza, Paolo Sartori, che prevede la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura per 15 giorni.

Il provvedimento è scaturito da accertamenti svolti dalla polizia ad Asiago dove lo scorso fine settimana si è tenuto il tradizionale Raduno degli Alpini del Triveneto. Il bar in questione, già noto alle autorità per problemi simili, ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.

Qui sabato, infatti gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bassano del Grappa hanno identificato 11 persone, delle quali 6 con a proprio carico precedenti penali o di Polizia. Il giorno successivo “accertavano che tale P. A., dipendente del Bar Caffè Nazionale, aveva somministrato superalcoolici a 5 minori di 18 anni, seduti ad un tavolino del plateatico e a seguito dell’accertamento, gli agenti procedevano ad elevare nell’immediatezza una conseguente sanzione amministrativa” informano dalla questura.

Secondo quanto riferito dagli uffici di Viale Mazzini, questo bar non è nuovo a situazioni del genere, tanto che, tra gli altri episodi, viene ricordato che recentemente la madre di un ragazzo di 15 anni aveva richiesto un intervento, segnalando che suo figlio di 15 anni e altri compagni di scuola avevano qui ottenuto e consumato superalcolici.

“Tutti gli episodi menzionati e altri simili che si sono succeduti hanno fatto ritenere, pertanto, che i titolari del Bar in questione non abbiano in alcun modo manifestato l’intenzione di desistere dal violare le leggi – spiega la questura -, e ciò nonostante fossero stati ripetutamente messi al corrente della antigiuridicità dei comportamenti assunti nella gestione stessa”.

“La reiterata commissione di reati e comportamenti illeciti a danno di minorenni – ha sottolineato il Questore Sartori – riveste carattere di rilevante gravità e di preoccupazione per la collettività e costituisce pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Per questo motivo, non ho potuto far altro che intervenire in maniera drastica, auspicando che per il futuro ci possa essere una maggiore sensibilità condivisa e una più puntuale attenzione alle conseguenze che l’abuso di sostanze alcooliche provoca in particolare nei giovanissimi”, ha concluso.