Assalto alla democrazia in Brasile: proseguono le reazioni in Veneto di condanna verso Bolsonaro e i suoi seguaci

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Quanto avvenuto in Brasile ieri ha generato diverse reazioni nel mondo politico Veneto partendo dalla considerazione che Jair Bolsonaro, l’ex presidente i cui sostenitori hanno preso d’assalto i palazzi governativi nella capitale Brasilia, nel 2021 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Anguillara Veneta, paese dal quale il nonno era emigrato verso il Sudamerica, oltre che un notevole endorsement politico da esponenti leghisti.

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Già questa mattina (leggi qui), sono fioccate le prime invettive corredate quasi tutte dalla richiesta di ritirare l’moreficenza nei confronti del leader della destra brasiliana sconfitto alle recenti elezioni presidenziali da Lula.

E c’è da aggiungere – come riporta Ansa – che il diretto interessato si è detto estraneo ai fatti, condannando l’assalto ai palazzi delle istituzioni che hanno lasciato dietro di sé pesanti danneggiamenti, scontri con le forze dell’ordine e decine di feriti.

“Le manifestazioni pacifiche – ha detto Jair Bolsonaro -, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali” per poi respingere le accuse attribuitegli dal neopresidente Inacio Lula da Silva: “Durante tutto il mio mandato – ha sottolineato – sono sempre stato nel perimetro della Costituzione, rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà”.

Ecco allora altre reazioni “venete”.

Erika Baldin, consigliera del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale si è aggiunta alle voci di condanna e ha detto: “Chiedo al Consiglio regionale del Veneto di votare una risoluzione per dare pieno supporto al governo di Lula e alla democrazia del Brasile. Credo sia necessaria una forte presa di posizione da parte delle istituzioni regionali, specie considerata l’ipotesi – circolata sulla stampa – di un possibile arrivo in Italia dell’ex presidente Bolsonaro in fuga dalla giustizia brasiliana, anche grazie alla cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Anguillara Veneta. Ricordo poi che Bolsonaro è stato definito orgoglio veneto da consiglieri e assessori regionali della Lega: spero che nel frattempo abbiano cambiato idea e siano pronti a denunciare le violenze che avvengono oggi in Brasile”. E ancora: “Chiedo alla Regione, in primis al presidente Zaia, di esprimere solidarietà al presidente Lula e alle istituzioni democratiche votando al più presto la mia risoluzione”.

Una posizione, questa, che ha ricevuto anche il sostengo della senatrice Barbara Guidolin, capogruppo M5S della Commissione Affari sociali e Sanità del Senato.

Giunge poi un fermo intervento da Rifondazione comunista (questa mattina si era già espresso il circolo di Padova) a firma del segretario del Veneto Paolo Benvegnù, del segretario provinciale di Padova Giuseppe Palomba, e del segretario dei circolo di Anguillara Veneta, , Federico Navaro.

“Le responsabilità penali per il tentato colpo di stato in Brasile dovranno essere stabilite dai magistrati competenti, ma la responsabilità politica oggettiva dell’ex presidente Bolsonaro è chiarissima.

Analogamente chiarissime sono le responsabilità politiche di chi non molto tempo fa non esitò a definire Bolsonaro motivo d’orgoglio per i veneti, e si spinse ad attribuirgli una cittadinanza onoraria.

Ora che tutti si affannano a condannare i fatti del Brasile, è più che opportuno ricordare che già allora una mobilitazione partita dai territori, con in prima fila le Compagne ed i Compagni del circolo di Rifondazione Comunista di Anguillara Veneta, si oppose immediatamente a quella assurda esaltazione di un personaggio già allora evidentemente antidemocratico ed ora palesemente golpista”.