Camani (PD): “Autonomia, Zaia supponente anche di fronte alle critiche della CEI”

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Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto
Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto

“Anche di fronte alla posizione nettamente critica dei vescovi sul modello di autonomia imposto dalla legge Calderoli, Zaia perde l’occasione per ‘ragionarci sopra’ e reagisce con arrogante supponenza,” afferma Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto.

Camani prosegue: “Il giudizio e i timori espressi dal vicepresidente della CEI, Francesco Savino, riguardo una deriva segnata da divisioni e guerre tra territori ricchi e territori poveri, che è destinata a scaturire dall’autonomia della legge Calderoli, non sono frutto di una lettura superficiale e livorosa, come l’ha definita Zaia, ma anzi colgono l’ambiguità di fondo dell’idea di autonomia separatista tipica della Lega del Veneto. In questo modo, il presidente del Veneto ha derubricato con superficialità anche l’autorevolezza della CEI, procedendo a testa bassa in modo sprezzante nei confronti di chi giustamente vede un pericolo concreto di spaccatura del Paese.”

“D’altra parte,” conclude Camani, “parliamo dello stesso presidente che, in sede di revisione dello Statuto del Veneto, ha cancellato dall’articolo 1 il precedente ancoraggio all’unità della Repubblica italiana. Cosa che, con una apposita proposta di legge già depositata, e a maggior ragione oggi, continuo a chiedere di reinserire. E la risposta di Zaia a Monsignor Savino mostra, una volta di più, quanto siano fondate le preoccupazioni del vescovo.”