Cannabis light: guida all’acquisto sicuro

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Cannabis light
Cannabis light

Anche se sono passati diversi anni dall’entrata in vigore della Legge 242/2016, testo normativo che, di fatto, ha reso legale la cannabis caratterizzata da un basso apporto di THC, mai superiore allo 0,2%, sono ancora diversi i dubbi in merito alla cosiddetta canapa light e ai prodotti che la vedono protagonista. Alla luce di ciò, non fa certo male stilare una guida all’acquisto sicuro degli stessi. Ecco i consigli da considerare in merito.

L’importanza di rivolgersi a realtà certificate

Una regola fondamentale da non dimenticare quando si ha a che fare con la cannabis light e si punta all’acquisto sicuro riguarda il fatto di rivolgersi a realtà certificate. Nel momento in cui si acquista online in particolare, è fondamentale rivolgersi solo a realtà con regolare Partita IVA. Se poi, come nel caso dell’e-commerce Fast Buds, specializzato nella vendita di semi autofiorenti, sono anche frutto di una sinergia tra diverse esperienze internazionali e hanno vinto premi prestigiosi, la cosa si fa ancora più interessante.

Il valore della conoscenza del proprio corpo

La cannabis light e i prodotti che la vedono come ingrediente – un esempio su tutti è l’olio di CBD, considerato tra i migliori elisir rilassanti naturali – non provocano effetti collaterali. Nonostante questo, dal momento che non è stato dichiarato scientificamente un riferimento relativo al dosaggio massimo, è il caso di imparare ad ascoltare il proprio corpo e a vedere come reagisce.

Un consiglio molto utile al proposito prevede il fatto, nel caso già citato dell’olio di CBD, di iniziare con un livello di purezza basso e man mano aumentare se ci si sente in una situazione di comfort a seguito dell’assunzione.

Non tutti i prodotti sono adatti ai neofiti

Il mondo della cannabis light è, come già accennato, ricco di sfaccettature. Approcciarsi ad esso con sicurezza significa essere consapevoli del fatto che non ttuti i prodotti sono adatti ai neofiti. Un esempio utile da chiamare in causa in questo frangente è quello dei cristalli di CBD, che possono essere sia vaporizzati, sia sciolti sotto la lingua. In virtù del loro alto contenuto di cannabidiolo, non sono il massimo per chi non ha mai assunto cannabis light.

La chiarezza prima di tutto

Acquistare in sicurezza la cannabis light significa rivolgersi a realtà che mettono in primo piano il massimo della chiarezza per quel che concerne gli aspetti legali. Essenziale, per esempio, è specificare che la marijuana venduta – non importa che si parli di negozio fisico o di e-commerce – non è terapeutica. Si possono apprezzare dei benefici interessanti come il già menzionato relax legato all’olio di CBD, ma nulla di capace di risolvere condizioni patologiche.

Il certificato di iscrizione al Registro Europeo delle Sementi

Approcciarsi al mondo della cannabis light vuol dire, per forza di cose, considerare anche le realtà che si occupano di commercializzare i semi. Acquistarli mettendo in primo piano la sicurezza vuol dire rivolgersi solo a realtà che consegnano all’utente il certificato di iscrizione al Registro Europeo delle Sementi, da conservare per almeno sei mesi.

Qualità del servizio clienti

Non importa che sia online – social o mail – o telefonico: il servizio clienti delle realtà che si occupano di commercializzare cannabis o prodotti che la vedono come ingrediente deve essere di qualità eccellente. Dato che, come accennato nelle righe precedenti, i dubbi sulla pianta sono ancora tanti, è opportuno che i clienti abbiano tutte le risposte che necessitano sia dal punto di vista legale, sia per quel che concerne la tipologia di prodotto più adatta alle proprie esigenze.

Pagamenti protetti

In caso di acquisto online di cannabis o di prodotti da essa derivati, è fondamentale rivolgersi a e-commerce in grado di garantire, a tutela dei dati e delle sostanze economiche dei clienti, pagamenti protetti.