Carlo Cesare Perfetti, in suo nome un’aula del polo universitario delle professioni sanitarie di Schio

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carlo cesare perfetti

Un’aula del polo universitario delle professioni sanitarie di Schio è stata dedicata a Carlo Cesare Perfetti (1940-2020), figura di riferimento nella storia della sanità dell’Alto Vicentino, ancora oggi ricordato a livello internazionale per avere sviluppato la teoria Neurocognitiva, tuttora utilizzata nella riabilitazione dei pazienti che con danno neurologico. 

La targa in ricordo della sua figura è stata scoperta ufficialmente questa mattina, in occasione di una cerimonia alla presenza del Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza e del Sindaco di Schio Valter Orsi; insieme a loro Francesca Rossetto, direttore dell’U.O.C. Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Santorso; Anna De Sforza, coordinatrice del corso di laurea in Fisioterapia con sede a Schio; Giuseppe Filippi, allievo del Perfetti e già direttore della Riabilitazione di Schio e quindi di Santorso; e Marina Campolmi, vedova del professor Perfetti.

Carlo Cesare Perfetti diresse il reparto di Riabilitazione dell’allora ospedale De Lellis di Schio dal 1986 al 2002, ma la sua fama di studioso è internazionale: a lui infatti si deve la teoria secondo la quale la riabilitazione del paziente neurologico doveva passare attraverso il recupero delle funzioni cognitive (attenzione, percezione etc.) che risultano compromesse quando vi è una lesione cerebrale. In questi casi, infatti, l’obiettivo deve essere quello di ripristinare il dialogo tra cervello e informazioni che arrivano dal corpo e dal mondo esterno per recuperare un movimento qualitativamente migliore.

La biografia

Il prof. Carlo Cesare Perfetti nasce in Toscana il 1 marzo1940. Si laurea in Medicina e chirurgia all’Università di Pisa, dove si specializza in Neurologia. Verso l’inizio degli anni ’70 il suo interesse scientifico però si indirizza sempre più verso la riabilitazione dei pazienti con esiti di cerebrolesioni acquisite di natura vascolare (ictus). Sono della metà degli anni ’70 i primi lavori scientifici che pubblica e con i quali getta le basi di una rivoluzione nel sapere scientifico riabilitativo (all’epoca la riabilitazione era la cenerentola delle specialità mediche e necessitava di solide basi scientifiche per acquisire dignità e riconoscimento accademico), iniziando a sviluppare le prime idee di quella teoria “neurocognitiva della riabilitazione” che lo porterà ad acquisire fama internazionale. 

L’apice di questa fama viene raggiunto proprio a Schio, dove si trasferisce insieme alla sua famiglia nel gennaio del 1986 per dirigere il Reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale del De Lellis. 

Il legame con l’ospedale di Schio risale però ad anni prima, dal momento che un gruppo di Fisioterapisti e Logopediste dell’Alto Vicentino erano già stati più volte a Calambrone di Pisa a formarsi come suoi allievi nel Centro che lì dirigeva. 

I 16 anni in cui ha diretto il Reparto (è andato in pensione come Primario nel gennaio 2002, per poi continuare il suo lavoro presso il Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva di Villa Miari a Santorso) sono stati un periodo di intensissima attività clinica e scientifica: è stata potenziata la Rivista “Riabilitazione e Apprendimento”, da lui fondata all’inizio degli anni ’80, e che ospitava scritti di scienziati prestigiosi; nel 1990, grazie alla sua presenza, Schio è divenuta sede delle Scuola Regionale per Terapisti della Riabilitazione (fino al 1996, anno in cui è diventata Corso di Laurea e come tale è ritornata nell’Alto Vicentino nel 2010 come sede parallela dell’Università di Padova, sempre grazie all’eredità scientifica lasciata dal Prof. Perfetti e raccolta da noi suoi allievi, Medici, Fisioterapisti e Logopediste).

Inoltre il Professore organizzava annualmente convegni nazionali in varie sedi, che attiravano anche un migliaio di iscritti. La sua fama ben presto ha travalicato i confini nazionali: hanno così iniziato a frequentare il reparto di Schio Fisioterapisti di vari Paesi europei (inizialmente Austria, Germania e Svizzera, quindi anche  dalla Spagna) e successivamente extraeuropei (in particolare dal Giappone e dalla Corea del Sud); lo stesso Professore e i suoi collaboratori erano costantemente invitati a tenere relazioni in vari convegni in Italia e all’estero proprio per la grande curiosità che le idee innovative del Professore suscitavano

Così, nel mondo della riabilitazione nazionale ed internazionale, il nome della città di Schio era divenuto sinonimo del prof. Perfetti. Questa fama internazionale si è accresciuta con la traduzione dapprima in tedesco, poi in spagnolo ed in giapponese dei suoi libri e con la formazione nell’area di lingua tedesca, in Spagna ed in Giappone dell’Associazione dei Fisioterapisti della riabilitazione Neurocognitiva (ognuna di queste Associazioni conta attualmente un migliaio di iscritti) e in diverse Università di questi Paesi vi sono docenti di Riabilitazione Neurocognitiva nei corsi di laurea in Fisioterapia.

Il prof. Perfetti ha lasciato, come detto, il primariato a gennaio 2002, rimanendo quindi a vivere a Schio dove ha continuato la sua attività scientifica e clinica presso il Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva di Villa Miari a Santorso, proseguendo comunque la sua collaborazione con i suoi allievi rimasti presso l’ospedale di Schio e poi dal 2012 a Santorso nel nuovo Ospedale Alto Vicentino. Il prof. Perfetti è rientrato in Toscana nel 2009, ma ritornava a Schio 2-3 volte l’anno in occasione del convegno internazionale annuale e per tenere lezioni agli ospiti stranieri che periodicamente arrivavano a Villa Miari. Si è spento in Toscana il 30 dicembre 2020 all’età di 80 anni.