Casa della Comunità di Schio, via ai lavori. Lanzarin: “Il cittadino al centro”

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Casa della Comunità di Schio avvio lavori

Avviati ieri, lunedì 9 settembre 2024, i lavori di costruzione della Casa della Comunità di Schio. La struttura sanitaria è destinataria di un investimento complessivo di circa 500 mila euro. Una parte consistente, 449 mila euro per la precisione, derivano dal Pnrr, mentre la parte restante arriva dal Fondo Sanitario Regionale.

Al termine dei lavori, previsto entro la fine del 2024, La Casa della Comunità di Schio sorgerà al piano terra del Centro Polifunzionale De Lellis, su una superficie di circa 500 metri quadrati.

I lavori prevedono una completa ristrutturazione interna attraverso la quale saranno realizzati 5 nuovi ambulatori, oltre ad una serie di locali di servizio e alle sale di attesa.
Secondo il format tipico di tutte le Case della Comunità, anche nella nuova struttura a Schio troveranno collocazione Medici di Medicina Generale e la Continuità Assistenziale, oltre all’Assistenza Domiciliare Integrata, all’attività specialistica territoriale e ad alcuni servizi amministrativi.

Per l’occasione, ieri si è svolta una cerimonia inaugurale del cantiere alla presenza dell’assessore alla Sanità e ai Servizi socio-sanitari della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, del direttore Generale dell’Ulss 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, e del sindaco di Schio Cristina Marigo.

“Conosciamo l’importanza di questi luoghi di cura in cui verrà attuata la vera integrazione tra la componente ospedaliera, dedicata alla gestione delle emergenze e acuzie, e quella territoriale – ha evidenziato l’assessore Lanzarin -. Nella casa di comunità troveranno spazio i medici di medicina generale integrata, i pediatri di libera scelta, gli ambulatori specialistici, il punto unico di accesso (Pua), per indirizzare i cittadini, in collegamento con i servizi sociali dei comuni”.

“Questa strategia renderà più semplice l’accesso a molti servizi sanitari in particolare per i soggetti più fragili, anche nell’ottica dell’invecchiamento progressivo della popolazione”, ha detto Bramezza.

Infine, il sindaco Marigo ha aggiunto: “I dati sulla popolazione dell’Alto Vicentino ci dicono chiaramente quali sono le necessità che sempre più emergono ed emergeranno nei prossimi anni e per le quali è fondamentale attivarsi di conseguenza”.