Castaman nel mirino del Pd Vicenza, ma non Conte. La replica di Cattaneo: “E allora Guzzo”?

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Presidente Viacqua Giuseppe Castaman illustra il piano industriale fanghi
Presidente Viacqua Giuseppe Castaman

Giuseppe Castaman è finito nel mirino del Pd di Vicenza, in una polemica che ha molto i crismi della campagna elettorale. Si corre spediti verso l’appuntamento delle elezioni comunali, in programma il 14 e il 15 maggio prossimi, e a quanto pare ogni occasione è buona per scoperchiare le magagne degli avversari.

In questa luce va letta l’uscita recente dei dem vicentini che, per bocca di Isabella Sala e Alessandro Marchetti, hanno replicato alle dichiarazioni (che puoi leggere cliccando qui) di Giuseppe Castaman. L’incaricato dalla Lega a seguire la campagna elettorale per il partito di Salvini a Vicenza, aveva criticato il fatto che per queste elezioni cittadine non siano state organizzate primarie di Centrosinistra per individuare il candidato sindaco. la scelta, come sappiamo, è caduta direttamente su Giacomo Possamai, capogruppo PD in consiglio regionale.

Sala e Marchetti hanno in sostanza criticato non tanto il contenuto delle cose dette da Castaman, quanto il suo essere anche presidente di Viacqua, la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in 68 comuni della Provincia di Vicenza.

“Un presidente di azienda – hanno detto i dem – dovrebbe fare almeno finta di essere lì non solo perché politico: in poche parole di essere stato messo a guida di Viacqua non tanto e solo perché leghista doc, ma perché capace di portare avanti gli interessi di 68 comuni. In tempi di penuria d’acqua, non un euro e non un secondo del proprio tempo Castaman dovrebbe usare per pubblicità e per parlare di politica in casa altrui“.

Sala e Marchetti hanno anche interessato della vicenda il sindaco di Vicenza, ricandidato per il centrodestra, Francesco Rucco: “Un presidente così – hanno scritto in un’interrogazione – che si permette di esternare le sue lezioni leghiste (da che pulpito poi, e perché mandare avanti lui e non altri?) su un Comune quando ne rappresenta 68 merita solo di andare a casa“. Si sono quindi chiesti se Rucco “ritiene che vi siano le condizioni, come pensiamo, per chiedere la revoca di un amministratore così dichiaratamente non super partes”.

È parere di molti però che il Partito democratico abbia mancato di rivolgere le stesse critiche a Giorgio Conte, esponente di Fratelli d’Italia che però ha recentemente sparato a zero sul loro avversario, Rucco, in un intervento politico a gamba tesa nonostante la sua carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Agsm Aim Smart Solution, società interamente partecipata da AGSM AIM Spa, gruppo a capitale interamente pubblico partecipato con quota minoritaria dal Comune di Vicenza.

Due pesi, due misure, insomma, se la cosa fa comodo. 

A criticare apertamente le dichiarazioni del Partito democratico di Vicenza, ci ha pensato Roberto Cattaneo, segretario vicentino di Forza Italia e parte della maggioranza di Rucco in Comune.
L’esponente del centrodestra cittadino ha usato argomentazioni molto simili. “Quello della richiesta di dimissioni dei propri avversari è un giocattolo che la sinistra usa ad ogni piè sospinto. Mi chiedo come mai per nove anni hanno tollerato che l’ex presidente Guzzo facesse politica (suo pieno diritto per quel che mi riguarda) senza mai chiederne le dimissioni”.

Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023