Civici Rucco, Sorrentino, Porelli e Siotto diventano Fratelli d’Italia: no di Brugnaro e Rucco “torna” in FdI, condannato quando accolse loro ex

710
Francesco Rucco Generazione Z amministrative vicenza 2023
Francesco Rucco

Rucco, Sorrentino, Porelli e Siotto (degli altri del gruppo Idea Vicenza non si sa), tutti nomi che si sono candidati, per ben due mandati con la lista “Rucco sindaco”, esaltando l’amore verso il civismo e la mancanza fiducia nei partiti, adesso, invece, abbracciano (il condizionale sembra evitabile) i “vincenti” di turo, almeno a livello nazionale, Fratelli d’Italia, dimostrando di infischiarsi di quello che è stato il mandato dei loro elettori alle elezioni dello scorso maggio.

Allora “ogni altro giorno“, si dice a Vicenza, i 4 top player del “centro destra civico”, con alleati… FdI, Lega e Forza Italia, avevano sbandierato il loro essere civici contro il candidato del PD, se non “comunista”, Possamai, che, pur non strappando, ovviamente, la “tessera”, aveva al suo fianco la sua lista civica e altre di certo non partitiche e così ad oggi rimaste.

Se, dopo che nel 2018 era stata attribuita a Francesco Rucco come custodita in cassaforte una sua tessera, allora anch’essa “vincente”, leghista, aveva già fatto scalpore l’anticipazione mediatica di oggi (ai soliti confidenti?) della sua intenzione di tornare in FdI, visto che di ritorno si sarebbe trattato vista la sua provenienza da AN e dalla destra storica, oggi è di fatto assodato (salvo improbabili ripensamenti notturni) che a lui si sono uniti, nella loro “migrazione” partitica, i colleghi “civici” Siotto, Porelli e Sorrentino. L’ufficializzazione ci sarà domani alle 12 in un’apposta conferenza stampa che chiarirà anche, come probabile, se confluiranno nell’omonimo gruppo lasciando gli altri consiglieri “civici” in Idea Vicenza, di cui avevano appena orgogliosamente annunciato la “riesumazione” del nome, vista l’incongruenza del nome di gruppo “Per Rucco sindaco”

Immediatamente la notizia era stata ripresa da alcuni gruppi consiliari di matrice civica di centro sinistra, che lo avevano già soprannominato in campagna elettorale “Rucco civico con il tRucco”. I “sinistri” hanno fatto leva sull’evidente incoerenza dell’ex sindaco che già in passato si era di battuto dicendo che il centro sinistra non potesse giudicare il suo civismo. Ora però è innegabile che le critiche passate al “tRucco” fossero più che fondate.
Ma allora qual è la vera ragione di questo cambio di bandiera? Come al solito il potere. Infatti Rucco, prima di entrare in FdI, si sarebbe messo in contatto con Brugnaro per entrare in “Coraggio Italia” e puntare alla regione, a cui aspirerebbe, da successore di Zaia, e come “scelta di mediazione” nel centro destra anche il sindaco di Venezia.

Ma qualcosa deve essere andato storto con Brugnaro e, come succede spesso, si ripiega sulla scelta più conveniente anche se totalmente incoerente. Francesco Rucco, sostenuto dai suoi inseparabili compagni di viaggio, ha scelto di salire sul carro dei vincitori del momento.

E, quando il civismo, per lo meno quello di destra, sembra non funzionare più a Vicenza, il team di Rucco torna tra le braccia di un partito a cui, quando faceva solo qualche punto percentuale, neanche guardava e con cui, anzi, aveva duramente polemizzato all’inizio del suo mandato quando i Fratelli d’Italia avevano accolto fra le loro braccia molti transfughi ante tempo dalla sua lista per Rucco sindaco.
Insomma, si ripete il cliché del centro destra sempre attento a rimanere pragmaticamente a caccia di chi può fare da poltronifico. Rimane solo una domanda da porsi: riuscirà ancora una volta Rucco nel suo… tRucco opportunista o gli elettori vedranno cosa sta dietro la maschera di colui che fino a due giorni fa si professava puramente civico, contro i “comunisti”, e ora appunta sul suo petto una spilletta marchiata FdI?