Consiglio comunale in streaming, malessere dei vicentini: “è uno strazio, riunitevi in presenza”

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consiglio comunale videoconferenza
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L’ultimo consiglio comunale di Vicenza è in ordine di tempo quello di giovedì 25 giugno, che ha approvato la mozione per attribuire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Un consiglio comunale, come quello infuocato e lacrimoso che ha tolto la clausola antifascista, rigorosamente in streaming video per le disposizioni anti-Covid. Ma nella cittadinanza si sta diffondendo il malessere di chi ama seguire la politica cittadina ed è stanco dello streaming.

«Assistere è uno strazio – si lamentano i cittadini – il 50% di quello che viene detto non è comprensibile, l’audio salta. Il Parlamento della Repubblica si riunisce in presenza. Possibile che non possa farlo anche il consiglio comunale di Vicenza?». Vengono proposte anche delle soluzioni, cioè l’utilizzo di spazi grandi in maniera tale da garantire il distanziamento: «riunitevi presso l’Aula Magna dell’Università,  al Teatro Comunale, ma date la possibilità democratica ai cittadini di assistere ai lavori».

Sul sito del Comune di Vicenza a tal proposito c’è solo questo avviso: “Al fine di ottemperare alle disposizioni ministeriali igienico sanitarie emanate per far fronte all’emergenza COVID -2019 (Coronavirus), la seduta si terrà in videoconferenza, secondo le modalità stabilite con il Decreto pgn 56693/2020”.

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