Coronavirus, i parlamentari veneti sul voto a distanza. La vicentina Silvia Covolo (Lega): “sono favorevole per tutelare i diritti costituzionali”

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Coronavirus, Parlamento off limits e voto a distanza
Coronavirus, Parlamento off limits e voto a distanza

In un momento in cui si chiede partecipazione ma sembra che ogni decisione sia solo un mezzo per fare propaganda o, in alternativa, polemica abbiamo chiesto a tutti i parlamentari veneti se sono d’accordo o meno e perché con il voto a distanza durante l’emergenza Coronavirus Covid 19.
I costituzionalisti sono divisi ma il parlamento europeo già adotta questa modalità per cui, essendo alla fine loro stessi che contribuiranno alla decisione, conoscerne l’opinione è il… minimo sindacale.

On.avv. Silvia Covolo nel suo studio professionale
On.avv. Silvia Covolo nel suo studio professionale

Gentile Direttore – ci ha risposto subito l’on. marosticense Silvia Covolo (Lega) –, sono favorevole a fare rientrare il Parlamento nel pieno della sua operatività, in qualsiasi forma. Da oggi sono di nuovo a Roma ma saremo, come di consueto, in numero contingentato, con un grave deficit di rappresentatività. La scorsa settimana ho seguito le audizioni della mia Commissione e la relazione del Premier Conte dalla web tv della Camera, che però non concede la possibilità di interloquire e di intervenire“.

Penso che le limitazioni delle libertà fondamentali – aggiunge l’avvocato libero professionista oltre che laureata in Economia e Commercio – debbano sempre essere soggette al vaglio del Parlamento, unico garante di diritti costituzionali rispetto alle decisioni dell’esecutivo. Per tutelare il diritto (sacrosanto) alla salute pubblica, a discapito di altri diritti inviolabili, per l’emergenza Coronavirus si procede invece a colpi di Decreti Legge che vengono convertiti a distanza di tempo, oppure di Dpcm e di Decreti Ministeriali. La materia del bilanciamento tra posizioni soggettive costituzionalmente protette è coperta da riserva di legge. Ho pertanto dei dubbi sulla legittimità di questo modo di procedere del Governo“.

Ci permettano, quindi, di esprimerci, in qualsiasi modo – conclude l’on. Covolo -, anche sulle questioni economiche che stanno logorando l’esistenza di molti nostri concittadini. Allo stato attuale, stiamo apportando emendamenti e ordini del giorno a distanza, e continuiamo a lavorare anche senza convocazioni. Ma una videoconferenza semplificherebbe di gran lunga la vita e permetterebbe di dare voce a tutti”.

Magari anche a quelli che, prima del Coronavirus, in Parlamento si vedevano ben poco…

Qui gli interventi di parlamentari vicentini e veneti sul voto a distanza


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(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)

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