Coronavirus, il modello Corea di Zaia che non c’è secondo Puppato e la dura accusa di una vicentina contagiata tra Bassano e Santorso

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Coronavirus, Zaia e la sanità in Veneto
Coronavirus, Zaia e la sanità in Veneto

L’ex parlamentare del Pd Laura Puppato ci ha inviato questo messaggio ricevuto da un’amica, avvocato di professione, che ha letto il post apparso due giorni fa dove Puppato spiegava come le informazioni fornite dal Presidente di Regione Luca Zaia non corrispondano alla situazione reale.

“Con numeri e testimonianze che lasciano ben pochi dubbi – spiega Puppato – circa l’inesistenza in Veneto del metodo Corea, che prevede il monitoraggio sistematico a cerchi concentrici  rispetto alle persone infettate da Covid-19”.

“Sono stata subissata – continua – da numerose ulteriori testimonianze, ma questa credo meriti la precedenza perché oltre al dolore di aver saputo che una persona cara si è ammalata, mi è parsa significativa di una solitudine che aggiunge dolore al dolore nella fragilità di quel momento. Riporto dunque questo lungo messaggio omettendo il nome, ma autorizzata da Lei I.R. A ognuno la propria riflessione”.

Cara Laura, ti racconto la mia storia e poi avrai modo di comprendere come funzionano i tamponi in questa regione. Mio marito è in terapia intensiva a Bassano e prego perché ce la faccia. Il tampone, dopo 4 giorni che lo chiedeva da casa, in auto-isolamento a casa per aver avuto contatti con gente positiva che ci ha subito avvertiti, glielo hanno fatto solo dopo che ha raggiunto i 40 di febbre, quando l’ho caricato in macchina per portarlo in ospedale, stanca di silenzi.

lo hanno tenuto per due giorni in una sorta di limbo in attesa dell’esito del tampone, finché non è andato in crisi respiratoria senza che alcun esito arrivasse. Nessuno mi diceva alcunché, silenzio. Dopo altri due giorni di insistenze avendo detto più e più volte che ero ad alto rischio avendogli fatto da infermiera a casa senza protezioni, con qualche minaccia finalmente l’ho avuto, ero positiva al Covid-19 anche io. Il lunedì successivo mi hanno detto di recarmi all’ospedale di Bassano per fare una tac, ma ormai le condizioni si erano aggravate, mi mancava il respiro ho chiamato il 118 e mi hanno portata a Santorso, l’hub del Covid secondo Zaia.

Sono giunta al Pronto soccorso alle 9 del mattino, per 12 ore non una di meno, sono stata in uno stanzone freddo perché dovevo attendere che finissero il turno delle Tac destinate agli oncologici, alle 16 finalmente la Tac e alle 19 mi comunicano che c’è la polmonite. Faccio notare che 12 ore un’ammalata (evidente) da Covid-19 in uno stanzone freddo con altre persone anziane in attesa di ricovero è ad alto rischio per tutti. Silenzio. Alle 20 finalmente un letto.

Conclusione: a Santorso va chiuso il Pronto Soccorso perché se si vuole destinare un centro ad una specialistica – oggi Coronavirus – va chiuso ogni altro accesso altrimenti si infettano i sani. La cosa è nota e stranota, lo hanno fatto presente anche i medici, ma non lo si fa perché Ciambetti, Lanzarin e Finco sono di qui e hanno la pretesa dopo aver mantenuto in vita l’Ulss pedemontana, di fare le nozze coi fichi secchi, così abbiamo una sanità da terzo mondo, l’unica che non ha neppure istituito un numero diretto per i medici di base che devono fare la trafila come un cittadino comune, pur dovendo decidere urgenze e non.

Per tornare ai tamponi oggi li fai solo se ti rechi al Pronto soccorso con sintomi. Ho cercato il camper-tamponi fuori dai supermercati nei giorni in cui mio marito ha iniziato la quarantena, neanche l’ombra.

Laura, racconta pure la mia storia, ho date, orari, luoghi e documenti che attestano quanto sto dicendo e deciderò quando tutto sarà finito cosa farne. Oggi posso solo dirti che sono incredula per la dabbenaggine di chi ancora crede a quest’uomo, che ha raccontato un sacco di menzogne per pura speculazione.

Dico anche che non si può fare propaganda sulla sofferenza, la più atroce che un essere umano possa immaginare, perché più della malattia spaventa la solitudine, non puoi vedere i tuoi cari, sei isolato e senza notizie… non si può accettare.

Grazie per quello che puoi fare“.

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)

#iorestoaacasa tanto viene #vicenzapiuacasamia