Le Senatrici vicentine Barbara Guidolin del Movimento 5 Stelle, Erika Stefani della Lega e Daniela Sbrollini di Italia Viva, hanno deciso di esprimere in un comunicato congiunto la loro vicinanza ai lavoratori della Forall (Pal Zileri) di Quinto Vicentino, 250 persone in bilico, secondo quanto riporta l’azienda stessa, che ha deciso di chiudere la produzione, e annunciano che dopo le feste si aprirà il tavolo di crisi al Mise, dopo che la situazione è stata all’ordine del giorno in consiglio comunale di Quinto, sul tavolo di crisi regionale con l’assessore Donazzan e protagonista di un’interrogazione al ministro degli Esteri Di Maio da parte del deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin.
“La vicenda dei quasi 400 lavoratori della Forall S.p.a. che rischiano di perdere il lavoro, è costantemente attenzionata da tutte noi, come sottolineato anche al Tavolo aperto dal Comune di Quinto Vicentino, lo scorso 21 dicembre, dove ci siamo confrontante anche con le rappresentanze sindacali. La Sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, ci conferma che subito dopo l’Epifania si aprirà al MISE il tavolo di crisi, che sarà anticipato da una interlocuzione privata – in data 4 gennaio- tra la stessa Sottosegretaria e la proprietà per comprendere se ci sia la volontà di restare proprietari del marchio o se, invece, si voglia trovare quanto prima uno o più acquirenti”. Affermano in una nota le Senatrici vicentine Barbara Guidolin, Erika Stefani e Daniela Sbrolini. “Oggi l’Italia ha un nuovo strumento, si tratta del Fondo per la gestione della crisi d’impresa creato per la tutela dei lavoratori e per investire nel made in Italy. La Sottosegretaria Todde ci assicura che questo potrebbe essere utilizzato per Forall S.p.a. E’ stato istituito con il Decreto Rilancio e consente allo Stato attraverso Invitalia di poter entrare nel capitale delle aziende in crisi per un ammontare massimo di 10 milioni di euro e per un periodo di 5 anni”, aggiungono le senatrici vicentine. Lavoriamo unite, l’impegno nostro è massimo, va al di là del colore politico, per cercare di salvare una eccellenza della manifattura della nostra comunità ed un vanto per tutto il territorio nazionale”, concludono le Senatrici.
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