Piano vaccino, +Europa Veneto : “siamo in ritardo, Zaia dica se c’è una strategia”

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Il “Piano Vaccini” va effettuato con la massima tempestività ed efficacia, anche nella nostra regione. – dice Giorgio Pasetto, esperto area sanità +Europa Veneto – Le criticità, sono le stesse elencate nei cinque punti che +Europa Nazionale ha espresso in un’interrogazione parlamentare a prima firma di Emma Bonino che proponiamo nella stessa ottica di opposizione costruttiva ”

SERVONO PIU’ INFERMIERI E MEDICI

Il Presidente Zaia diceva di avere avviato una campagna di assunzioni per l’emergenza covid, vogliamo sapere a che punto è e chiediamo che venga subito riattivata per far fronte al piano di vaccinazione.

COINVOLGERE LA SANITA’ PRIVATA

Avviando subito una convenzione regionale, affinchè vengano messe a disposizione strutture e figure professionali del privato, per allentare la immaginabile pressione sulle strutture pubbliche

RENDERE PUBBLICI I DATI

affinche’ si possano pianificare rigorosamente gli appuntamenti di somministrazione e si possa attuare un monitoraggio costante

PREDISPORRE UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE

Zaia ha vagamente annunciato un’intenzione in questo senso, ma i tempi sono strettissimi ed è indispensabile partire immediatamente sollecitando l’adesione alla campagna vaccinale. Pur nel rispetto della libera scelta è necessario che la Regione sostenga la necessità di una vaccinazione di massa, senza ambiguità.

COMUNICARE COME SI VACCINA

La regione comunichi alla popolazione luoghi, modi e tempi, per ogni città e centro abitato.

Sono pro-vaccino – conclude Pasetto – e quindi appena sarà possibile lo farò. Sono preoccupato sulla tempistica, perché ho l’impressione che non siamo attualmente attrezzati per una vaccinazione di massa. Siamo già in grave ritardo.”

Zaia smetta di giocare con i numeri, – aggiunge Corrado Cortese, portavoce +Europa Veneto – lasci perdere le mutazioni inglesi o venete e dica subito se l’organizzazione è pronta per somministrare i 38.000 vaccini settimanali destinati al Veneto. Così come il Governo colga almeno questa occasione per fare meno proclami ma si dedichi a sviluppare la logistica per non farsi trovare impreparato, prenda in mano la situazione e si faccia aiutare dalle regioni in uno spirito di collaborazione reciproca.”

Giorgio Pasetto, Esperto area sanità +Europa Veneto e Coordinatore +Europa Verona

Corrado Cortese, Portavoce +Europa Veneto

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