Front office, Maria Teresa Turetta (CUB Vicenza): incontrata la giunta comunale, è stato sospeso lo stato di agitazione sindacale

208

A seguito del discusso trasferimento di parte dei settori comunali nel front office di via Torino, progetto voluto e realizzato dalla scorsa amministrazione am bloccato da quella attuale, CUB Vicenza ha dichiarato lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale del comune. Non cessano, dunque, le polemiche su un progetto nato e (quasi) concluso tra critiche e dubbi, specie da parte dei lavoratori comunali. In seguito alla relativa richiesta questa mattina è avvenuto in Prefettura un incontro di raffreddamento e conciliazione tra CUB e amministrazione comunale al fine di evitare la possibile mobilitazione dei lavoratori.

La portavoce di CUB Vicenza, Maria Teresa Turetta, ha esposto all’assessore alle risorse umane e membro della giunta, Valeria Porelli, le motivazioni dello stato di agitazione. Queste si riferivano, come prevedibile, al trasferimento degli sportelli Anagrafe, Tributi e Oggetti Smarriti nell’edificio di via Torino nonostante le proteste dei lavoratori. Ma anche all’obbligo agli operatori del front-office di espletare lavoro straordinario programmato e alle imposizioni di servizi e prestazioni oltre il proprio orario di lavoro al personale della Polizia Locale. Al termine della riunione lo stato di agitazione è stato dichiarato sospeso.
Ma oltre alla sospensione dello stato di agitazione, a cosa ha portato l’incontro di questa mattina? L’assessore Porelli ha dichiarato che, da parte del comune, non sono state date risposte né tantomeno fatte promesse che non possano essere mantenute. Riguardo al futuro del front-office però, Porelli è sembrata aprire ad un potenziale ritorno in piazza Biade o ad un eventuale spostamento. In ogni caso, ha sottolineato, andranno valutati ancora molti fattori e nulla verrà deciso prima del prossimo incontro con CUB fissato per il prossimo 20 settembre. Per il resto sembra sia stato raggiunto un accordo che porrebbe fine all’imposizione del lavoro straordinario agli operatori dello sportello comunale.
Sullo stato di agitazione Turetta ha commentato: “i lavoratori dello sportello vivono in una condizione di sofferenza estrema. Un operatore lo scorso 9 luglio è stato addirittura preso a testate da un utente. È una situazione di disagio per i cittadini e per i lavoratori“. La soluzione migliore, per Turetta, sarebbe unicamente quella di riportare gli sportelli in piazza Biade. Una soluzione che però, ad oggi, sembra ancora difficilmente realizzabile. “L’errore è stato fatto, speriamo che la nuova giunta riesca a porre rimedio al problema. In centro ci sono ormai troppi uffici comunali vuoti, tra vent’anni il centro storico sarà deserto“.
Rimane incerto dunque il futuro dello stabile di via Torino che, dopo il blocco da parte della giunta Rucco dello stanziamento di 800 mila euro per i lavori al secondo piano, rischia di rimanere totalmente deserto a pochi mesi dall’inaugurazione. Il caso si aggiorna al 20 settembre.