Destino area ex Barcaro-Zaccaria, ex assessore Lunardi attacca Rucco: “ha rinviato decisioni, non ha progettualità”

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Marco Lunardi
Marco Lunardi

Sulla questione dell’area ex Barcaro–Zaccaria a Vicenza Est interviene anche l’ex assessore all’Urbanistica e avvocato Marco Lunardi, estromesso di recente dalla giunta Rucco nell’ultimo rimpasto. Nell’area potrebbe essere costruito un supermercato e sul tema si espresso anche il tribunale che ha emanato un’ingiunzione di pagamento a carico del Comune che, sostanzialmente, deve restituire alla proprietà la somma di euro 400.000. Di recente il comitato Vicenza Est più verde ha scritto una lettera aperta al sindaco per chiedere di ascoltare la cittadinanza sul destino di quella zona.

“L’area, secondo me, va riqualificata e tempestivamente, non si può lasciare un’area di quel tipo all’abbandono più totale, si pensi che mesi fa sarebbe stato addirittura trovato nel laghetto formatosi un “piccolo caimano” o similare. E fintanto che sono rimasto in carica in giunta ho cercato di raggiungere questo obiettivo, la riqualificazione di questa area.
Ricordo, infatti, che è stato uno dei primi “dossier” presenti sulla scrivania – afferma Lunardi -. E pensare che dopo vari incontri e riunioni, sempre alla presenza del Sindaco ovvero informato in tempo reale del loro risultato, eravamo giunti anche ad una “quadratura del cerchio” che permetteva alla Città di ottenere un importante beneficio pubblico consistente in una rimodulazione dell’impianto viabilistico in zona (con una nuova ciclabile, un sistema di rotatorie, sistemazione e prolungamenti di marciapiedi) nella risistemazione del centro giovanile nel interno del quartiere di S. Pio X e la corresponsione da parte degli acquirenti di una sostanziosa monetizzazione”.

“C’è chi in maggioranza, lavorando nell’ombra ed essendo legittimati da altri, ha continuamente operato contro, per bloccare, o comunque far slittare il più possibile, il progetto in un quadro più complessivo che aveva come ultimo scopo la mia sostituzione, o comunque farmi apparire per “quello che non fa”. Sicuramente quest’ultimo aspetto non mi tocca, non mi interessa, quello che mi sta a cuore è la nostra città, ed evidenzio e sottolineo che, a distanza di 3 anni dall’insediamento del sindaco Rucco, non si vede ancora una luce in fondo al tunnel, non c’è progettualità e tutto è gestito senza una direzione e coordinamento” prosegue ancora Lunardi che attacca la sua ex giunta.

“Durante un incontro di maggioranza (in Sala Stucchi), avvenuto nel mese di novembre, il progetto realizzato dalla società proponente era chiaro, definitivo; così come erano chiare le compensazioni / perequazioni che il Comune avrebbe ricevuto. In quell’occasione, con il sgomento anche dei tecnici, qualcuno si è alzato e ha evidenziato che sarebbe stato necessario “schermare” la vista del costruendo supermercato da Via Camisana attraverso la realizzazione di terrapieni, poi alla luce dei fatti irrealizzabili, di altezza massima di 1 mt così come il corpo centrale (il supermercato) doveva essere rivestito di un materiale che si integrasse maggiormente con il territorio. A fronte di queste richieste, il sindaco, anziché chiedere alla sua maggioranza il via libera all’opera – con l’eventuale integrazione di questi aspetti sicuramente importanti ma marginali, cosa ha fatto? Ha rinviato ad una futura maggioranza ogni ulteriore richiesta e decisione. Conseguenza, treno perso. Domus Brenta, poi, nel mese di dicembre mi riferiva che il “food” non era più una ipotesi percorribile perchè chi lì voleva costruire ha fatto – nel frattempo- altre scelte. tuttavia la società proponente metteva in pista, immediatament,e un alternativa, alternativa che veniva posta subito all’attenzione del primo Citttadino (e balzata agli onori della cronaca immediatamente). Questa soluzione è stata portata in maggioranza prima di Natale… dopo di che il buio assoluto. Questa la nuda e cruda verità dei fatti e, pertanto, non guardiamo solamente al passato, chi in 10 anni non ha voluto decidere del destino di quell’area, perchè questa giustificazione è stucchevole. Non guardiamo la pagliuzza nell’occhio dell’altro – conclude Lunardi – guardiamo la trave nel nostro”.