Dimissioni cda Ipab Vicenza, il sindaco Rucco a Turra: “grazie, un gesto di decenza”

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Invito il presidente Turra a fare una riflessione – afferma in una nota il sindaco Francesco Rucco – se tutti vanno nella direzione contraria alla tua, vuol dire che quello contromano sei tu. Non ci si può lamentare di avere rapporti tesi con gli enti con cui si è chiamati a collaborare e pensare di essere gli unici ad avere ragione. A questo punto ringrazio lui e l’intero di Cda per essersi dimessi: un gesto di decenza, se davvero pensano quello che hanno dichiarato ieri ai giornalisti. E lo sottolineo: ai giornalisti. Neppure la correttezza istituzionale di confrontarsi con l’ente che li ha nominati, il coraggio di chiarirsi direttamente con gli enti che accusano.
Personalmente non ho mai chiesto, nè in pubblico nè in privato, le dimissioni del Cda. Ho invece chiesto un incontro ufficiale dopo che sono stato eletto sindaco, ottenendolo a distanza di tre mesi. A Quell’incontro, puramente conoscitivo, io stesso ho invitato il Cda a continuare ad operare con la serenità necessaria per potere bene amministrare un ente delicato come Ipab. 
Solo nei mesi successivi sono venuto a conoscenza delle sanzioni a carico di Ipab, risalenti a parecchio tempo prima ma mai comunicateci. Siamo anche stati contattati dai sindacati, che ci hanno espresso le proprie perplessità in merito al personale e al bilancio. Da qui è nata la richiesta del Consiglio comunale di un’ispezione da parte della Regione. Nella convinzione che, comunque, non teme un’ispezione chi non ha nulla da nascondere.
La nostra priorità, ora, è portare avanti il progetto che farà ottenere a Ipab il contributo  di 5 milioni di euro dalla Regione, necessari per offrire servizi agli utenti. Mi aspetto che il Cda si impegni in tal senso, visto che dovrà rimanere in carica fino a che non sarà formalmente sostituito. Per il resto mi rimetto alla Regione, da cui attendiamo di sapere se sarà necessario prevedere un commissariamento temporaneo. In caso contrario provvederemo quanto prima a nominare il nuovo Cda. 
Abbiamo un unico obiettivo: che Ipab funzioni e funzioni bene, nel rispetto delle persone di cui si occupa. La politica qua non c’entra. C’entra la competenza gestionale e la capacità manageriale. Questo chiediamo non solo al Cda di Ipab, ma a tutti gli amministratori che siamo chiamati a nominare. Chi pensa a spartizioni politiche non ha capito che l’aria è cambiata.