Edoardo Bortolotto (candidato sindaco M5S): “Firme ok, cittadini preoccupati per sanità e lavoro. Noi per appalti e mancato rispetto di Rucco per Polizia locale”

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Tra i candidati sindaco di Vicenza non ancora molto inquadrati con al dovuta attenzione dai riflettori dei media c’è anche l’avvocato dei Pfas, Edoardo Bortolotto, che corre sotto o con la bandiera del Movimento 5 Stelle, ora stabile in Italia dopo l’errore, per chi scrive, del fallito accordo post elezioni col Pd, le successive  esperienze contrastanti con la Lega del Conte 1, poi con Pd, Italia Viva e Liberi e Uguali del Conte 2 e, infine, con quasi tutti i partiti col governo Draghi, esperienze che i pentastellati hanno pagato con un flop elettorale che, però, li hanno lasciati vivi e protagonisti, magari più maturi, della vita politica italiana.

A Vicenza Edoardo Bortolotto e i candidati della sua lista hanno il difficile compito di riagganciarsi con le ripresa/tenuta nazionale dopo la mancata presentazione del loro simbolo alle amministrative del 2018 e la lunga scomparsa dai monitor locali dell’informazione.

Abbiamo incontrato di nuovo, dopo la presentazione del suo impegno elettorale a Maddalene, l’avv. Edoardo Bortolotto al Mercato Nuovo dove ieri, 8 aprile, raccoglieva con i suoi militanti le firme necessarie per presentare la lista (il termine scade il prossimo 15 aprile).

Non gli abbiamo chiesto la sua posizione sui problemi e sulle polemiche che recentemente hanno “toccato” la Polizia Locale, a cui il sindaco uscente, Francesco Rucco, candidato alla riconferma dalla sua civica e dal centrodestra, ha addebitato una qualche ingerenza politica della Cgil, che ovviamente ha respinto al mittente le accuse, e su cui Bortolotto ha espresso il suo parere nella nota che pubblichiamo di seguito*.

Al candidato M5S abbiamo, invece chiesto (il video integrale dell’intervista oltre che in copertina è visibile anche sul nostro canale YouTube  e sulla nostra potenziata app LaPiù Tv, scaricabile gratuitamente in ambiente iOs e Android), notizie sulla raccolta delle firme (“È a buon punto e siamo soddisfatti“), impressioni sul contatto con i cittadini al banchetto (“Ci chiedono del programma, in questa zona sono preoccupati per le carenze nella sanità, per i problami dei figli nel trovare lavoro, per gli stipendi bassi…“) e valutazioni sul nuovo codice degli appalti (“Siamo molto preocupati…”).

Ma tutto è meglio rappresentato dalle parole dirette del candidato sindaco del M5S Bortolotto.


*La nota del candidato:

BORTOLOTTO, POLIZIA LOCALE SOTTO ORGANICO MERITA MAGGIORE RISPETTO

L’anima del  Corpo della Polizia Locale di Vicenza è pari al motto “Ars nostra Vis urbis”, “Il nostro lavoro è la forza della città”. Il Corpo è alle dipendenze amministrative e funzionali del sindaco o dell’assessore delegato, – dichiara Edoardo Bortolotto, candidato sindaco M5S per Vicenza –  ma a Vicenza Rucco sembra portare poco rispetto verso gli agenti della Polizia Locale.

L’organico non risulta sufficiente per coprire il regolare servizio su circa 110 mila abitanti, in una superficie di quasi 81 km quadrati ed una densità di 1362 abitanti per km quadrato. E’ evidente il disagio degli agenti locali, – prosegue Bortolotto – sotto dimensionati e con nessun aumento di unità nonostante, come anche la CGIL lamenta, sia trascorso quasi un anno dall’avvio della vertenza.

Da sindaco non esiterei un istante, ad esempio, a rivedere le condizioni organizzative e la sperimentazione del terzo turno notturno poiché un agente di Polizia Locale è un padre o madre di famiglia che meritano una gestione ottimale del riposo settimanale.

Rucco sembra non imboccarne una in tema di sicurezza, eppure fu un suo cavallo di battaglia che gli permise di essere eletto sindaco. Non solo, l’Amministrazione Rucco sembra avere smodatamente usato gli agenti locali – aggiunge Bortolotto – per il contrasto allo spaccio e per azioni sovrapponibili con le funzioni delle forze dell’ordine dello Stato. Incarichi pericolosi, se oltremodo richiesti, sia per l’incolumità degli agenti sia per i cittadini eventualmente coinvolti.

E’ sotto gli occhi dei vicentini quanta confusione accarezza la vigilanza del territorio, – insiste Bortolotto – dal discutibile mancato controllo della sosta con conseguenti parcheggi selvaggi, sanzioni amministrative che sembrano un appannaggio nonostante le molte infrazioni di automobilisti che ignorano i limiti di velocità e gli attraversamenti pedonali e l’invisibilità nel presidiare alcune arterie stradali massicciamente trafficate in particolari e noti orari di traffico.

Ritengo che la misura sia colma, Vicenza – conclude Bortolotto – merita maggiore rispetto in termini di vigilanza urbana.


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