Annarita Simone (La Comune), unica donna a candidarsi sindaco: “Sono mamma, operaia, figlia naturale di Vicenza di cui mi metto a disposizione”

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Annarita Simone, che si candida a sindaco con la lista La Comune (Unione Popolare per De Magistris – Rifondazione Comunista, PCI, Partito del Sud hanno già raccolto insieme e prima di altre formazioni le firme necessarie, cioè 350 più un centinaio per sicurezza nelle verifiche) è l’unica donna a puntare a palazzo Trissino.

Lei, mamma, operaia, nata in Puglia (come Rucco a Lecce e, anzi, a Bari come gli Amenduni, ndr), è “figlia naturale di Vicenza da 20 anni, dove ho formato la mia famiglia e dove sono nati e vivono i miei figli, e città per il cui presente e, soprattutto, futuro voglio spendermi“.

Annarita Simone è balzata all’onore delle cronache quando è stata licenziata dalla DHL Supply Chain, l’azienda che si occupava di logistica del gruppo di Renzo Rosso (qui, su ViPiu.it, molti passaggi di questa storia, ndr) e con altre “compagne”, questa volta è proprio il caso di chiamarle così, da sindacalista USB ha lottato per difendere i diritti, spesso cancellati, dei lavoratori di ditte appaltatrici e sub-appaltatrici.

La “candidata sindaco” di Vicenza ha già avviato il suo percorso politico, con la sua esperienza di donna, lavoratrice e sindacalista, candidandosi al Senato alle ultime elezioni politiche.

Annarita Simone si candida a sindaco di Vicenza con l’obiettivo di fare il massimo, foss’anche quello di (ri)portare anche un solo consigliere comunale in sala Bernarda “non per opporsi in maniera preconcetta a tutto, cosa che lederebbe il diritto della città di essere governata, ma per esercitare la funzione doverosa di controllo di chi, con la maggioranza, decide“.

Alla presentazione del suo nome, lo ammettiamo, avevamo pensato a una pura operazione di “testimonianza”, che, comunque non sarebbe poco, ma nell’intervista che le abbiamo fatto ieri al Mercato Nuovo ( (il video integrale dell’intervista oltre che in copertina è visibile anche sul nostro canale YouTube  e sulla nostra potenziata app LaPiù Tv, scaricabile gratuitamente in ambiente iOs e Android), ci ha fatto scoprire una donna tosta e con idee,. chiare perché legate al mondo reale del lavoro, della famiglia, dei diritti, degli appalti, più o meno semplificati, e che ha una visione che ci ha sorpreso.

Ora la candidata sindaco di Vicenza per La Comune (“Un’impresa non facile mettere insieme le anime della sinistra radicale ma, non impossibile, visto che siamo tutta gente che si occupa del sociale e della vita di ogni giorno“) prosegue per la strada di chi, in più, ha il coraggio e la determinazione di mettersi in gioco per palazzo Trissino esibendo  l’ideologia, senza nasconderla, se ne hanno una, altri partiti “civicizzati” o “personalizzati” col nome del leader, ma tenendola viva convinta che la politica dei partiti sia proprio quella che, venendo meno, ha allontanato la gente dal voto, diventato sempre più di una pancia che insegue i bocconi momentanei del cibo che le si offre e non non di una testa che prova ad avere una visione che porti ad avere quei bocconi come diritto e non come concessione del leader di moda in un certo momento.

Per Annarita Simone questa visione è di sinistra radicale, ma ci fossero altre formazioni, non camuffate dietro leader “civicizzati” o “sostitutivi” col loro nome di ogni altro credo che non sia quello personale, e che proponessero altre visioni e altre prospettive!

Il confronto sarebbe reale, sui bisogni presenti e sulla costruzione del futuro, e non solo parolaio e socializzato, con questo aggettivo non più applicato alle istanze della società ma ai post di quei contenitori di luoghi comuni, improperi e intolleranza del pensiero degli altri, che sono diventati i “social”, strumenti di presunta democratizzazione delle masse, ma trasformatisi in ricettacoli di ogni post e immagine che, con i clic compulsivi che producono, fanno solo guadagnare miliardi ai padroni del web, ormai disinformatori di mestiere, e producono ignoranza di massa.

Non a caso, quindi, “la mamma, operaia, figlia naturale di Vicenza” sui social c’è ben poco.


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