Europei, dilemma su Italia-Austria in ginocchio contro razzismo. Moretti (PD): “gesti simbolici fanno cultura”. Donazzan: “solo davanti a Dio”

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Italia in ginocchio contro il razzismo
Italia in ginocchio contro il razzismo

Prima della partita contro il Galles alcuni calciatori della nazionale italiana si erano inginocchiati, altri no, creando confusione. In vista degli ottavi di questi Europei 2020 disputati nel 2021 per il Covid, contro l’Austria l’Italia non ha presentato la richiesta di inginocchiarsi contro il razzismo, gesto simbolico che invece altre nazionali hanno adottato. In questi giorni è nato un caso politico e mediatico tra chi è d’accordo e chi no,  e alla vigilia del match non si parla più di calcio ma solo del gesto di inginocchiarsi. Il capitano Bonucci non esclude che questo gesto venga alla fine compiuto, ma pare che gli azzurri abbiano deciso di inginocchiarsi solo se lo faranno anche gli austriaci. “I gesti simbolici a volte possono fare cultura molto di più di una legge. Per questo da italiana mi aspetto che la nostra Nazionale si inginocchi per protesta contro tutte le forme di razzismo e discriminazione” scrive sui social l’eurodeputata del PD Alessandra Moretti. “L’importante nella vita non è rialzarsi dopo una caduta, l’importante è rimanere sempre in piedi, nonostante tutto. Mai in ginocchio, se non di fronte a Dio” scrive invece sui social l’assessore regionale veneto al Lavoro e Istruzione Elena Donazzan (FdI). Insomma il calcio e il razzismo sono passati in secondo piano lasciando spazio a un nuovo grande tema: la genuflessione. Questa sera vedremo cosa accadrà e poi domattina probabilmente si parlerà di più dell’avvenuto o meno inginocchiamento che del risultato.