Fotovoltaico a terra: Consiglio autonomie locali aggiorna il parere a martedì 3 maggio

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Impianto fotovoltaico
Impianto fotovoltaico

Sul nuovo progetto di ‘legge quadro’ che intende disciplinare la realizzazione di impianti fotovoltaico a terra, di iniziativa consiliare (primo firmatario il consigliere Roberto Bet), il ‘parlamentino’ delle Autonomie locali prende tempo. Nella seduta odierna i rappresentanti di Comuni, Province, Città metropolitana e associazioni degli enti locali ne hanno approfondito i contenuti con il proponente, la presidente della commissione Urbanistica e Ambiente, presente anche l’assessore regionale agli enti locali, in vista del parere richiesto dai legislatori regionali.

Unanime l’apprezzamento espresso dai presidenti delle Province di Padova e Verona e dai sindaci dei Comuni di San Donà, Piove di Sacco e Villaverla sull’importanza e la validità di una disciplina che regolamenti la messa a terra degli impianti fotovoltaici e che offra a cittadini, imprese e amministrazioni locali regole chiare su idoneità delle aree, tutela del suolo agricolo e sui procedimenti autorizzativi.

Tuttavia, a più voci, i componenti del Cal hanno espresso preoccupazione per i compiti e le scadenze temporali previsti per le amministrazioni provinciali, chiamate ad individuare entro 90 giorni le aree agricole di pregio da preservare dalla posa di pannelli e impianti ad energia solare.

”Apprezziamo la valorizzazione del ruolo di programmazione e di coordinamento urbanistico delle Province – ha riassunto il presidente del Cal – ma riteniamo opportuno segnalare al legislatore la necessità di uniformare a livello regionale i criteri di tutela e i processi autorizzativi, tenendo della fase di transizione che gli enti provinciali stanno affrontando, a seguito della riforma Delrio che ne ha indebolito ruolo e organico. Anche i rappresentanti dei sindaci hanno condiviso la preoccupazione di non veder vanificare i buoni principi che la norma persegue, con adempimenti e scadenze difficili da rispettare”.

Il Consiglio delle Autonomie locali si è riservato pertanto di esprimere martedì prossimo il parere ufficiale, obbligatorio ma non vincolante, sulla proposta di legge in discussione, dettagliando nel merito i suggerimenti di modifica o integrazione.