Futuro del polo fieristico di Vicenza, la discussione in sala Bernarda tra i vertici IEG e il sindaco Rucco sull’aggregazione con Bologna Fiere

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Il piano di sviluppo e le prospettive future sul ruolo del polo fieristico di Vicenza, con l’ipotesi di aggregazione tra Italian Exhibition Group IEG e Bologna Fiere, è stato discusso mercoledì 22 luglio in sala Bernarda, l’aula Consiliare a Palazzo Trissino, affollata (con distanziamento) di consiglieri comunali della seconda commissione consiliare bilancio e addetti ai lavori, per la presenza del presidente Lorenzo Cagnoni e dell’amministratore delegato Corrado Peraboni (nel video sotto una parte del suo intervento) che hanno spiegato le strategie per un’operazione che richiede anche risorse economiche aggiuntive.

“Entreremmo in uno scenario più competitivo – prefigura l’ad Peraboni – dove si giocano sfide internazionali, come dimostra la fusione in atto tra le prime due fiere del mondo: noi con la situazione attuale ci troveremmo a difendere i nostri prodotti con la carabina tra i carrarmati. L’intenzione è quella di una collocazione internazionale per competere con questi colossi, e questa è un’occasione straordinaria. I prodotti che abbiamo a Vicenza sono in salute, come VicenzaOro“.

La fusione probabilmente farebbe diventare IEG, l’ente che comprende le fiere di Rimini e Vicenza, la prima fiera d’Italia. Rucco (video sopra con l’inizio del suo intervento) ha chiesto, però, rassicurazioni “sulla necessità di accelerare in tempi così rapidi“, per poi puntualizzare: “la fretta è sempre una cattiva consigliera auspico che si possa seguire il metodo Aim-Agsm garantendo la massima condivisione su tutti i passaggi”.

“Dopo aver appreso dalla stampa – aggiunge il primo cittadino berico – della decisione del Cda di approfondire la fattibilità di un’aggregazione con la fiera di Bologna, prendo atto della volontà di accelerare i tempi da parte di IEG per portare a termine questa operazione. Faccio fatica a dare un giudizio a questa nuova ipotesi perchè mancano ancora molti dettagli, di sicuro sappiamo che porterebbe Vicenza ad avere una quota del 9,5%.

Berengo

Ricordando che la fretta è sempre una cattiva consigliera, auspico che possa esserci un processo di ampia condivisione e trasparenza, seguendo l’esempio del metodo utilizzato per la fusione tra Aim e Agsm. Un cammino che, passo dopo passo, metta tutti i consiglieri comunali nelle condizioni di esprimere un voto con la piena conoscenza e consapevolezza di quello che andranno a fare perchè, anche se Vicenza è un socio di minoranza, ha tutto il diritto di esprimere la propria opinione”. 

Tra i consiglieri è intervenuto anche Andrea Berengo, appena passato all’opposizione, che ha manifestato il suo parere favorevole all’operazione. Nella giornata di domani ci sarà un incontro con gli altri soci vicentini di IEG, Camera di Commercio e Provincia della società Vicenza Holding.


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