Gasdotto russo interrotto, Austria e Germania con Habeck in preallerta. L’Italia con Cingolani si affida… alle “previsioni meteorologiche”

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Gasdotto Yamal-Europe
Gasdotto Yamal-Europe

Il gasdotto Yamal-Europe che trasferisce in Germania 10 miliardi di metri cubi di metano all’anno è stato improvvisamente bloccato per qualche ora. La notizia è arrivata nella tarda serata di martedì annunciata dall’agenzia Reuters. Immediatamente sono scattati i piani di emergenza in Germania e Austria. Nessun chiarimento al momento da parte dei russi.

Fà specie sentire che a due Paesi europei venga ridotto il gas, anche se di poco, cioè per circa il 10% delle forniture totali. Mi ricorda i molti sventurati italiani, che, per “intervenuta morosità” per le più variegate vicissitudini domestiche ed economiche, si sono visti ridurre la “fiamma bianco – blu del fornello, con un avviso nell’androne della propria abitazione.

Ma lasciando da parte la (tragica) ironia la situazione sembrerebbe seria come serio appare questo blocco del gasdotto che giunge in leggero anticipo rispetto all’annuncio da parte della Russia di slittare, sia pur di poco, il pagamento delle materie prime in rubli, previsto per il 31 marzo, in replica alle sanzioni occidentali.

Austriaci e tedeschi hanno attivato immediatamente un piano di emergenza e di allerta per garantire le forniture di gas naturale. I secondi hanno addirittura esortato, per il tramite del loro ministro dell’Economia Robert Habeck, le aziende e i consumatori a «dare il loro contributo riducendo il consumo di energia ove possibile».

Il ministro dell'economia tedesco Robert Habeck
Il ministro dell’economia tedesco Robert Habeck

Perentoria ed inflessibile la dichiarazione del teutonico ministro dei Verdi di fronte al blocco del Gasdotto Yamal-Europe: «siamo in una situazione in cui ogni kilowattora risparmiato è importante». La Germania è fortemente subordinata per il 55% al gas russo, più di quel 38% a cui si legano gli approvvigionamenti di gas del nostro Paese. In Italia se la Russia decidesse di chiudere i rubinetti del gas all’improvviso, potrebbero sul breve periodo non esserci gravi conseguenze, ma i prossimi inverni si rivelerebbero problematici.

Roberto Cingolani, al freddo il ministro della transizione ecologica
Roberto Cingolani, al freddo il ministro della transizione ecologica

In merito il nostro ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani recentemente aveva dichiarato che «grazie al miglioramento delle condizioni climatiche dei prossimi mesi è prevista una riduzione della domanda per uso civile di circa 40 milioni di metri cubi di gas al giorno». Una misura quella adottata da Cingolani, dal sapore meteorologico, che ha rimarcato che  «con l’arrivo dell’estate un eventuale stop del gas russo non comporterebbe problemi, ma la situazione diventerebbe critica con l’inverno».

Infatti, il ministro ha ribadito che «per i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano e, pertanto, sarà necessario dotarsi di strumenti di accelerazione molto efficaci per gli investimenti che servono».

Questa preoccupante e poco “protettiva” versione ministeriale, sicuramente desterà diffusi quesiti e dubbi per il futuro prossimo; per il quale  non si auspica, l’immancabile auspicio, provvidenziale  e tutto autenticamente italiano, “io speriamo che me la cavo”.

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Marco Spiandorello
Marco Spiandorello , padre di cinque figli,vive e risiede a Padova. Ha compiuto inizialmente gli studi professionali turistico alberghieri, completati con un percorso economico –giuridico all'Università di Perugia . Dopo giovanili esperienze lavorative nel settore turistico alberghiero in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, e l'assolvimento del servizio militare , ha iniziato l’attività imprenditoriale, giovanissimo, rilevando l’azienda di famiglia, un Centro di Formazione professionale di Padova. Contemporaneamente ha alternato esperienze lavorative , sempre in Italia e all’estero ,con l’insegnamento nella scuola pubblica e l’attività di cooperazione in particolare nel Paesi dell'Est Europa e dell'Africa Centrale . Nel 1994, dopo la partecipazione al concorso nazionale,viene immesso in ruolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in qualità di docente di scuola superiore per le discipline di marketing e laboratorio turistico alberghiero. L’insegnamento e l’esercizio della libera professione, oltre all’attività di impresa gli permettono di lavorare in diversi settori (istruzione e formazione professionale,industria turistica,pubblicaamministrazione,pmi,università’,agroalimentare,sicurezza,lavoro,termalismo,agroambiente,comunicazione pubblica,sociale, immigrazione e cooperazione),in quasi tutte le regioni italiane,e in diversi paesi esteri(Slovacchia,Spagna,Romania,Moldavia,Albania,Bielorussia,Ucraina,e Senegal). Solo negli anni 2000 si approccia a tematiche completamente diverse dall’origine del suo itinerario personale,organizzando azioni, e progettando studi, dedicati a due ambiti cruciali della vita del nostro Paese:l’Immigrazione e la Sicurezza pubblica insieme allo Sviluppo economico del territorio. Le sue esperienze professionali hanno registrato numerose attività, in qualità di organizzatore di eventi,missioni istituzionali e di cooperazione, oltre a diverse attività redazionali e giornalistiche a mezzo stampa e radiotelevisive. E' stato consulente degli Enti strumentali della Regione Veneto e Regione (Lazio Lavoro e Veneto Lavoro) negli anni 2003-2005 relativamente a progetti di formazione lavoro e gestione dei flussi migratori provenienti dalla Moldavia,Romania e Albania. Dal 2008 al 2015 è stato amministratore di diverse società di progettazione e gestione di attività di cooperazione nei settori turistico,culturale,economico e del lavoro in Ucraina,Albania,Moldavia e Romania. Dal 2013 al 2015 ha svolto l'incarico di direttore del CIMECT (Centro Internazionale della Moldavia per lo sviluppo della cultura turistica) presso l'Università di Stato Ion Creanga di Chisinau. Ha maturato numerose esperienze tecnico -politiche “dietro le quinte” collaborando come consulente esperto di consiglieri e amministratori locali e parlamentari nazionali ed europei dal 1990 al 2010 . Dal 2011 al 2015 e’ stato coordinatore della più’ grande struttura formativa nazionale Istituti Formazione Lavoro, accreditata nel settore del benessere , con più di 1000 allievi dislocati in quattro province del Veneto, allargando la sua esperienza nel settore della formazione professionale riconosciuta e finanziata avviata nel 1992. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di erogare attività di servizio pubblico per la Pubblica amministrazione (Regione Veneto formazione ) con la conseguente acquisizione di conoscenze e competenze nei sistemi di processo della progettazione,controllo e rendicontazione delle risorse pubbliche nazionali ed europee . Dal 2012 al 2014 è stato professore incaricato dell'Università di Stato “I. Creanga” a chisinau (repubblica di moldavia) nel Master “protecţia juridică a patrimoniului arheologic”. Dal 2016 è rientrato a tempo pieno ad insegnare laboratorio e cultura enogastronomica presso l’Istituto Alberghiero “Pietro d'Abano di Abano Terme. Dal 2017 diverse collaborazioni pubblicistiche in particolare con il giornale on line ViPiù, oltre ad essere consulente esperto per diversi enti di formazione professionale accreditati nelle regioni Emilia Romagna,Veneto,Lombardia,Lazio e Puglia. Sta completando il proprio curriculum studiorum con ulteriore percorso di formazione umanisticapresso l'Università di Padova ( corso di laurea in Progettazione e gestione del Turismo Culturale),dopo aver partecipato con una borsa di studio Erasmus ad un itinerario di studio internazionale presso l'Università Montaigne di Bordeaux, nell'anno accademico 2020-2021.