Gdf Vicenza: sanzioni per esercizi commerciali, denunce per spaccio, ricettazione e commercio prodotti falsi, sequestro immobile per reddito di cittadinanza

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Guardia di Finanza di vicenza frode maxifrode
Guardia di Finanza Vicenza

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Gdf Vicenza (qui altre news su attività GdF, ndr)hanno intensificato le attività di controllo economico del territorio sulle principali arterie cittadine e provinciali. La trasversalità d’azione ha permesso di sottoporre a controllo diverse ditte, società e persone fisiche a tutela di imprese, commercianti, artigiani e, più in generale, degli operatori economici rispettosi delle regole.

Numerosi gli equipaggi operativi messi in campo negli ultimi giorni: sottoposti a controllo quasi 500 veicoli e oltre 1000 persone, con attenzione particolare agli indici di rischio di capacità contributiva e, con il supporto dell’unità cinofila antidroga, al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

In dettaglio, nel corso dei controlli volti a contrastare l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti posti in essere dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Arzignano, un soggetto residente nel comune di Trissino (VI) è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vicenza per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini nello spaccio, ai sensi dell’art. 73 comma 5 del D.P.R. 309/1990, di complessivi grammi 17 di “hashish”.

L’attività di controllo della GdF Vicenza ha permesso di individuare, nascosta nell’abitacolo del veicolo in uso all’indagato, sostanza stupefacente del tipo “hashish”, denaro contante, uno spinello artigianale e un bilancino di precisione, ovvero tutti elementi che hanno indotto i militari ad estendere il controllo anche all’abitazione dell’indagato.

La perquisizione di iniziativa, eseguita all’interno della sua abitazione, ha permesso di rinvenire ulteriore stupefacente del tipo “hashish” nascosta nella camera da letto dell’indagato, nonché tre grinder con evidenti tracce di sostanze stupefacenti.

L’attività di controllo della Compagnia di Arzignano, proseguita nel settore del contrasto al lavoro nero e/o irregolare, ha permesso di constatare la violazione posta in essere dal rappresentante legale di un “bar”, attivo nel comune di Chiampo (VI), resosi responsabile di aver omesso due comunicazioni amministrative, per altrettanti contratti di lavoro intermittente, da effettuarsi, obbligatoriamente, prima dell’inizio dello svolgimento della prestazione lavorativa, violazioni che comportano una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 4.800,00 euro.

Sono, altresì, proseguiti i controlli della GdF Vicenza sulla corretta attuazione della normativa regionale e comunale in materia di spegnimento, nelle fasce orarie “protette”, degli apparecchi da intrattenimento (cc.dd. slot-machine) e a contrasto della contraffazione.

In particolare, gli interventi hanno portato all’irrogazione, nei confronti dei titolari di esercizi commerciali ubicati nei Comuni di Tezze sul Brenta, Schiavon, Brendola, Montebello Vicentino e Arsiero di sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di euro 11.000 ad un massimo di euro 33.000, per aver tenuto in funzione complessivamente 22 apparecchi da intrattenimento (slot-machines) fuori dagli orari consentiti dalle vigenti normative di settore.

Inoltre, sono proseguiti i controlli nei mercati dei comuni della provincia; da ultimo, i finanzieri della Compagnia di Schio hanno eseguito un controllo presso il mercato infrasettimanale di Piovene Rocchette dove, dopo essere stati attirati da una bancarella di un venditore ambulante di articoli di abbigliamento e peluches riportanti noti brand internazionali, decidevano di eseguire ulteriori verifiche volte alla verifica della “genuinità” della merce esposta.

I preliminari accertamenti esperiti ponevano in luce diverse anomalie, tra le quali la mancanza dei dati identificativi (“copyright” e/o “trademark”) tali da ricondurli ad una produzione originale, delle etichette recanti l’indicazione dell’azienda produttrice autorizzata dalla casa madre, dei cartellini riportanti il “logo”, dell’indicazione del prezzo di vendita.

Alla luce degli elementi sopra riepilogati, nonché attesa la totale assenza di fatture di acquisto che potessero ricondurre gli articoli esposti per la vendita ad una produzione originale, si è proceduto al sequestro di numerosi articoli di abbigliamento e peluches, con “false griffe” quali Disney, Marvel, Nintendo, Star Wars, Pokemon e Minions.

Il venditore è stato deferito alla locale A.G. per i reati di commercio di prodotti con marchi contraffatti e ricettazione.

Controlli della GdF Vicenza anche nei mercati di Vicenza, Montecchio Maggiore, Schio e numerosi altri comuni della provincia condotti per verificare il corretto adempimento degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi.

Nello stesso periodo è stato posto sotto sequestro un appartamento per consentire all’erario di recuperare la somma di € 15.219,54 indebitamente percepiti come reddito di cittadinanza da un cittadino di origini italiane.

Infatti all’esito degli accertamenti dei militari del Gruppo di Vicenza che avevano dimostrato la falsità delle dichiarazioni presentate, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Sostituto Procuratore titolare del procedimento penale, ha emesso un decreto di sequestro per equivalente delle somme indebitamente percepite.

Le fiamme gialle hanno rinvenuto solo conti correnti ormai svuotati di ogni liquidità, ma hanno individuato l’immobile di proprietà dell’indagato, insistente sull’area urbana di Vicenza zona Mercato Nuovo, che è stato posto sotto sequestro per consentire allo Stato di rientrare in possesso delle somme indebitamente elargite a discapito della collettività.

La Guardia di Finanza prosegue la propria azione di contrasto ai fenomeni di illiceità che possono danneggiare il mercato, la concorrenza leale e più in generale la cittadinanza, con numerosi e capillari interventi.


Si rappresenta che, con riferimento alle ipotesi penalmente rilevanti, la misura è stata eseguita di iniziativa della polizia giudiziaria nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. Il comunicato è stato autorizzato dall’Autorità Giudiziaria per motivi di interesse dell’opinione pubblica.