‘Veneto Serenissimo governo’ chiede incontro con Draghi per autonomia

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Veneto Serenissimo Governo
Veneto Serenissimo Governo

In queste ore di grande fibrillazione in cui ci si prepara a un nuovo governo, o ad elezioni anticipate, anche i cosiddetti “venetisti” del ‘Veneto Serenissimo Governo’, sostenitori sia del governatore Zaia e della sua iniziativa di promuovere un referendum per chiedere l’autonomia, referendum poi realizzatosi e risoltosi con un plebiscito a favore del sì, ma la questione è rimasta in naftalina nonostante la Lega sia stata al governo dal 2018 al 2019, sia della questione storica legata al referendum del 1866, chiedono di incontrare Draghi per chiedere fondamentalmente di risolvere la “questione veneta”.

“A fronte della situazione economica, politica e sociale in cui versa l’Italia, e a seguito del referendum dell’ottobre 2017 tenutosi in Veneto, pensa sia utile e necessario un incontro, per discutere in maniera preliminare i problemi che impediscono un normale e civile e democratico confronto, onde cercare di risolvere le controversie apertesi con il referendum dell’ottobre 1866, e perseguite fino al referendum dell’ottobre 2017 e tuttora non risolte”.

“Il Veneto Serenissimo Governo ritiene fruttuoso e reciprocamente accettabile avere come base di discussione gli accordi per le province di Bolzano e Trento, del 05 settembre 1946, sottoscritti dal Ministro degli Esteri italiano Alcide De Gasperi e dal Ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber. Il Veneto Serenissimo Governo – conclude la lettera aperta a Mario Draghi, presidente incaricato da Mattarella, che ha accettato incarico con riserva – considera sia interesse reciproco dare un segno di ragionevole buon senso, aprendo un tavolo di discussione”.