Il Monastero delle Monache Benedettine a San Pietro. 1200 anni di storia. Parte 2

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Il Monastero benedettino di San Pietro fu soppresso dai decreti napoleonici. Arrivato in visita a Vicenza nel 1807, Napoleone diede il via al sequestro completo dei beni di proprietà degli ordini religiosi, stilando un grandioso inventario. I fondi ricavati dalla vendita di tali beni all’asta servirono a Napoleone per finanziare le sue campagne militari. Ed è in questo modo che il conte Ottavio Trento, incontrato Napoleone al Teatro Olimpico, compra all’asta i beni della sua stessa città. Affascinato dall’imperatore francese, Trento decide di trasformare l’allora convento delle benedettine in una “Casa di Ricovero, Industria e Lavoro” a favore degli anziani indigenti della città, destinando così il suo patrimonio alla costruzione della struttura, che ancora oggi porta il suo nome. Inaugurato nel 1813, l’Istituto accolse dapprima ospiti anziani bisognosi di assistenza. L’incarico per il riuso fu affidato all’architetto Malacarne, disegnatore anche del Cimitero Monumentale di Vicenza).
Ancora oggi funzionante, l’Istituto O. Trento è stato inserito all’interno dell’I.P.A.B. vicentina (Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficienza) ed è collegato con le altre strutture quali l’istituto Salvi e il Proti.

Articolo tratto dallo studio del prof. Parolin: “Le Abbadesse a San Pietro”

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