Il racconto drammatico della Rangers sullo sparo di pistola all’ospedale di Vicenza: “altissima tensione”

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Sono circa le 13, una GPG della Rangers Vigilanza viene contattata dal 1° Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Vicenza – riporta in una nota il Gruppo Battistolli – Una chiamata di routine, capita spesso che un paziente si rifiuti di prendere le proprie medicine. Problematica solitamente risolta da una parola bonaria. Ma lo scenario all?SPDC è ben diverso. Un uomo armato, in evidente stato di agitazione, si è introdotto nell?edificio e ha esploso un colpo in direzione del medico di turno. Il Rangers viene informato dell?imminente arrivo delle Forze dell?Ordine, ma la circostanza richiede un pronto intervento. 
Velocemente la GPG fa evacuare il sito dal personale medico e sanitario, pregando i restanti, impossibilitati a muoversi, di chiudersi a chiave nelle proprie camere. Si tiene preparato all?eventuale ingaggio con l?uomo, che nel frattempo si è barricato all?interno di una stanza con la pistola ben in vista. Minuti di altissima tensione per la Guardia della Rangers Vigilanza. L?epilogo della trama può mutare in un attimo, basta una frase, un movimento. L?arrivo dei Carabinieri è provvidenziale: un breve aggiornamento sulla dinamica in atto e decidono di intervenire. Il Rangers continua a tenere sotto controllo l?uomo, mentre i Carabinieri irrompono nella stanza, immobilizzano l?aggressore e lo ammanettano. Da una successiva perquisizione, nello zaino dell?uomo, risulterà anche un coltello da caccia di grandi dimensioni. L?arma dell?individuo: una fedele riproduzione di una Beretta 98 FS, a salve. Fortunatamente nessun ferito o danni da segnalare nel reparto grazie alla freddezza della GPG e all?intervento delle Forze dell?Ordine.