Inaugurato il duplice bacino di laminazione di Trissino. Zaia: “Continuiamo sulla strada della prevenzione”

248
Il presidente regionale Zaia con le altre autorità all'inaugurazione del bacino di laminazione di Trissino
Il presidente regionale Zaia con le altre autorità all'inaugurazione del bacino di laminazione di Trissino

È stato inaugurato questa mattina a Trissino (VI) il bacino di laminazione delle piene del fiume Agno, tra i comuni di Trissino e Arzignano. All’inaugurazione è intervenuto il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che ha ribadito l’importanza di queste opere per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici con le conseguenti alluvioni che minacciano i centri abitati e provocano danni ingenti, con effetti talvolta anche drammatici.

Il bacino di Trissino, ha ricordato Zaia, parte da lontano: «Stiamo parlando di un’opera che rientra nel progetto che ho voluto mettere a terra, da Commissario straordinario e poi come anche come Presidente, dopo la grande alluvione del 2010. Abbiamo lottato perché nel 2012 potesse essere iniziata con grande velocità la progettazione e, infine, abbiamo raggiunto l’inizio lavori, nel 2015. La normativa e gli studi, all’epoca, erano assolutamente primordiali e abbiamo dovuto mettere a terra numerose novità, talvolta lottando contro la burocrazia ed alcune resistenze».

Zaia ha poi aggiunto che ad oggi in Veneto sono stati portati a termine 13 dei 23 bacini previsti, ma bisogna perseverare, per mettere in sicurezza la più ampia parte possibile del territorio: «Penso che il modello veneto, in questo campo, sia davvero un riferimento oggi a livello nazionale. Non si può pensare che la lotta alle alluvioni si possa infatti fare con solo l’indennizzo dei danni. Andiamo nella direzione di dimostrare che, davanti al rischio alluvioni, bisogna fare opere infrastrutturali. Se si fanno bacini di laminazione si salvano i cittadini.» Il presidente è andato con la memoria al fresco ricordo delle grandi piogge di fine febbraio: senza i bacini di laminazione a Vicenza i danni sarebbero stati ben peggiori.

Una veduta del duplice bacino di laminazione di Trissino
Una veduta del bacino di laminazione di Trissino

Il bacino di Trissino e Arzignano oggi inaugurato si estende su una superficie di 80 ettari tra i due comuni vicentini ed è in grado di trattenere 3,5 milioni di m³ di acqua del torrente Agno Guà per la sicurezza di vasta area tra le province di Vicenza e Padova, e, in parte, anche di Verona e Venezia. Si articola in due bacini, uno di monte e uno di valle. Il primo è in grado di trattenere 2,7 milioni di m³ di acque e si estende su 57,8 ha; a sua volta si distingue in bacino “in linea” (volume invasabile 0,72 mln m³ per 14,3 ha di estensione) e bacino “in derivazione” (volume invasabile 2 mln m³ per 43,5 ha). I lavori sono iniziati nel 2015 e ultimati nel 2022. Il bacino “di valle” si estende su 23 ha ed è in grado di trattenere 0,81 mln di m³ e i lavori di realizzazione sono stati consegnati a novembre 2018 e ultimati a dicembre 2023.

L’importo complessivo dell’intervento è pari a € 40.117.707,54 di cui € 14.817.469,85 per i lavori del bacino di monte e € 16.602.366,46 per quello a valle.

Oltre a un sentito ringraziamento all’Assessore alla protezione civile e dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, il Presidente Zaia ha rivolto infine un pensiero di gratitudine ai Sindaci e agli amministratori dei comuni interessati dalla realizzazione del bacino, agli Enti coinvolti e ha concluso con «un super applauso per tutti quelli che hanno lavorato, perché lo meritano. Ci hanno creduto fino in fondo portando a termine un’opera determinante per la salvaguardia del territorio dal rischio alluvionale».