Eruzioni ed incendi possono aiutarci contro il cambiamento climatico

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Le eruzioni vulcaniche e gli incendi contro il cambiamento climatico
Le eruzioni vulcaniche e gli incendi contro il cambiamento climatico

Le eruzioni vulcaniche e gli incendi possono aiutarci a combattere il cambiamento climatico, riuscendo a filtrare la luce, ma dobbiamo intervenire per salvaguardare il pianeta. Secondo i recenti studi dell’Università di Jinan (Cina) gli incendi e le eruzioni vulcaniche possono aiutare a combattere il riscaldamento globale. Lo studio riportato su Geophysical Research Letters, riporta come gli incendi australiani del 2019-2020 e l’eruzione del vulcano Calbuco in Cile nel 2015 abbiano contribuito a raffreddare il pianeta riflettendo la luce nello spazio. Soprattutto gli eventi a basse latitudini possono giovare all’ambiente, grazie alle correnti d’aria che trasportano le particelle per più tempo.

In passato le grandi eruzioni vulcaniche hanno modificato il clima globale sia direttamente sia rafforzando altri processi”, dice il dott. Santiago Arellano, ricercatore al Department of Space, Earth and Environment del Chalmers Institute of Technology “le eruzioni più forti, quelle che spingono le ceneri verso la stratosfera, hanno effetti più duraturi poiché le particelle rimangono più tempo in volo”.

“La media globale prevede un effetto di raffreddamento della superficie di circa 0,5°C per le eruzioni più potenti, come quella del Monte Pinatubo, e perdura qualche anno”, afferma la dott.ssa Schmidt, docente di Modellazione climatica presso l’LMU di Monaco. 

Cosa avviene dopo un eruzione vulcanica?

L’anidride solforosa emessa nelle eruzioni vulcaniche forma acido solforico e aerosol che riflettono la radiazione solare. Questo causa il raffreddamento temporaneo della troposfera ed il riscaldamento della stratosfera, con impatti globali tramite la circolazione dell’atmosfera inferiore. Ma, in aggiunta, questi aerosol innescano reazioni complesse sulla loro superficie generando monossido di cloro. Questo gas può danneggiare lo strato di ozono, vitale per schermare la Terra dalle radiazioni ultraviolette.

Il clima ci sta inviando dei segnali, ma sta a noi ascoltarlo

Con l’innalzamento delle temperature globali e l’aumento di frequenza di ondate di calore stanno aumentando le condizioni favorevoli agli incendi. L’ONU avvisa che, entro la fine del secolo, gli incendi estremi potrebbero aumentare del 50% a livello globale. Per esempio nelle Hawaii, il fuoco è stato alimentato dalle erbe invasive che avevano preso il sopravvento nelle piantagioni abbandonate di canna da zucchero. Queste piantagioni risalgono all’epoca in cui i colonizzatori dell’isola avevano sviluppato un’industria zuccheriera in rapida crescita, sfruttando i lavoratori immigrati. L’ultima è stata chiusa nel 2016, per via del turismo sempre maggiore nell’economia delle isole. Senza le dovute precauzioni, andremo incontro a disastri sempre più devastanti per il pianeta.