Lavori Bretella dell’Albera, l’annuncio di Anas sulla consegna non convince i candidati sindaco di Vicenza Zoppello e Cicero

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Cantiere Anas variante Sp46 Bretella dell'Albera (foto d'archivio estate 2021)
Cantiere Anas variante Sp46 Bretella dell'Albera (foto d'archivio estate 2021)

La recente comunicazione di Anas circa la conclusione della fine dei lavori per la Bretella dell’Albera non convince alcuni esponenti politici di Vicenza. Tra questi Lucio Zoppello di Rigeneriamo Vicenza Insieme, e Claudio Cicero dell’omonima lista civica, entrambi candidati a sindaco alle imminenti elezioni comunali.

Ricordiamo che il gestore stradale, affidatario dei contestatissimi lavori, ha promesso di chiudere i cantieri entro la fine di maggio (leggi qui).

“È arrivato l’ennesimo annuncio sulla fine dei lavori della bretella ovest – dice Zoppello -, speriamo che non sia l’ennesimo di una collezione che da cinque anni interessa non solo la città ma tutta l’area a ovest del capoluogo.

Ormai andare da Caldogno ad Altavilla è diventato un terno al lotto, con lavoratori e pendolari che preferiscono infilarsi in autostrada A31 a Dueville o Lisiera per utilizzarla come tangenziale e saltare quello che prima era il nodo dell’Albera e adesso si è allargato al cappio Albera Emisfero.

La soddisfazione espressa dal sindaco – ancora il candidato di Rigeneriamo – fa emergere tutta la distanza che c’è attualmente tra il palazzo e la vita quotidiana dei cittadini, imbottigliati da via Granatieri di Sardegna o da via dell’Industria e senza la possibilità di alternative, dato che strada del Biron è stata chiusa l’anno scorso.

La gestione degli appalti resta uno dei punti più dolenti di questa amministrazione, ridotta a elemosinare un aiuto da parte del Prefetto per farsi sentire a Roma, nonostante tutte le amicizie e contatti vantati negli anni: l’affidamento dei parcheggi alla nuova società di gestione ha creato disservizi incredibili, la vicenda dell’ex Centrale del Latte e del Parco della Pace sono cantieri lungi dal vedere la luce della fine lavori.

Questo annuncio profuma di elezioni. Mancando ancora il 30% dell’opera, vedremo come riusciranno a fare in tre mesi quello che non sono riusciti a ottenere in cinque anni. Per quanto ci riguarda, la fine del cantiere sarà solo al completamento delle opere di mitigazione, previsto dopo il 31 maggio, assolutamente necessarie per considerare l’opera finita visto l’impatto su chi ci abita attorno. E se la promessa vigilanza sulle opere di mitigazione è la medesima che abbiamo visto sull’opera principale, faremo prima a stralciarle dal contratto e arrangiarci”, conclude caustico Zoppello.

“Una delle cose che mi ha più frustrato nell’anno poco più in cui sono stato nella giunta Rucco è proprio questa: la lentezza esasperante nel fare – dice Claudio Cicero, candidato sindaco ed ex assessore alla mobilità di Vicenza -.

Chi si loda si imbroda, Rucco e Celebron hanno poco da festeggiare. Il cantiere della Bretella doveva durare due anni: dopo 5 anni esatti dall’avvio dei lavori non è ancora finito. Adesso promettono che finiranno entro maggio, giusto in tempo per le elezioni. Intanto vediamo se è vero.

Ma comunque niente toglie che un cantiere che dura più del doppio del tempo che era stato previsto è un segno evidente di incapacità. Un fallimento pieno per l’amministrazione. Io di cantieri ne ho gestiti tantissimi. E il punto è questo: bisogna starci sopra, rompere le scatole, pungolare.

Non basta dare le colpe all’Anas di turno. Non si può stare con le mani in mano sperando che un’opera così importante si risolva da sola. Se l’avessi potuta gestire io, la bretella sarebbe già stata inaugurata da anni. Risolvendo un sacco di problemi”. Nel frattempo si attui quanto ho proposto qualche mese fa e cioè la seconda immissione nella rotatoria sotto il viadotto, utilizzando la provvisoriamente il raccordo che a nodo completato andrà verso Costabissara”, conclude Cicero.

Sul tema lavori in ritardo della Bretella dell’Albera sono intervenuti anche i consiglieri comunali dei gruppi Da Adesso in Poi e Vinòva.

“È letteralmente incredibile che Rucco e Celebron esultino per un cantiere che non hanno iniziato loro e non riusciranno neppure a inaugurare. La vicenda della Bretella è la sintesi perfetta dell’incapacità totale dell’attuale amministrazione: persino quando ereditano un’opera progettata, finanziata, con il cantiere già avviato, finiscono per impasticciarsi e bloccarsi. La Bretella doveva essere pronta in due anni, nel 2020: ce ne vorranno, se tutto va bene, cinque. 5 anni anziché 2, più del doppio del tempo, tre anni pieni di ritardo: ecco il bilancio della giunta Rucco”. È il commento durissimo del PD, per bocca di Cristina Balbi, consigliera comunale ed ex assessora ai lavori pubblici e Angelo Tonello segretario del circolo 7 dei Ferrovieri”.

Sulla stessa lunghezza d’onda un altro ex assessore ai lavori pubblici, Ennio Tosetto, che interviene per Vinòva insieme a Giovanni Selmo, consigliere comunale di Da Adesso In Poi:

“Si tratta di opera progettata dalla precedente amministrazione, che non solo ha risolto un nodo fermo da 30 anni ma che ha saputo trovare i finanziamenti nazionali per farla, dialogando in modo stretto in un processo durato anni con le autorità governative, regionali, Anas. Addirittura, l’allora sindaco Achille Variati ha avviato fisicamente il cantiere, a marzo 2018. Durata prevista dei lavori: 870 giorni. Termine ipotizzato del cantiere: primavera-estate 2020. Tre anni fa.

Rucco e i suoi dovevano solo accompagnare il cantiere, vigilare, fare pressioni, seguire l’avanzamento a Roma, insomma occuparsene. Quando l’opera verrà aperta Vicenza potrà festeggiare: non Rucco e i suoi, che sono costati tre anni in più di traffico, di smog, di sofferenza per una parte importante di città”.


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