Le associazioni Unite per il Fondo sollecitano l’emanazione del decreto attuativo e aderiscono all?invito di VicenzaPiù per illustrarne i dettagli

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Le associazioni (Adiconsum, Adusbef, Codacons, Unione Nazionale Consumatori, Federconsumatori, Confedercontribuenti, Adoc, Consumatori Attivi, Movimento Risparmiatori Traditi, Anla, Artigiani azzerati, Lega Consumatori, Ezzelino III da Onara) riunitesi oggi 17 agosto a Padova (foto di archivio) per esaminare i contenuti della bozza del decreto attuativo del fondo di ristoro come da legge di bilancio e che risulta essere già all’attenzione del Governo hanno valutato i punti salienti della bozza del decreto (VicenzaPiù ha pubblicato in esclusiva la bozza clicca qui).

Nessun limite al danno subito; nessun condizionamento dal reddito o dallo stato patrimoniale (come per gli obbligazionisti delle 4 banche risolte); una procedura semplificata ed esperibile dall?interessato; riconoscimento del danno ingiusto (pari all’importo corrisposto per l’acquisto) con il riconoscimento degli interessi legali e di mora, l’immediato pagamento di chi ha già una sentenza, anche di primo grado, o un lodo divenuto esecutivo (l’esecutività si consolida in poche settimane). 

E poi:

– grazie all’ordine cronologico il fondo continua a ricevere le domande e ad attestare il danno subito. Gli importi dovuti, non ristorati per esaurimento della dotazione finanziaria del Fondo di ristoro, in caso di rifinanziamento del medesimo Fondo sono infatti corrisposti d?ufficio dal Gestore agli aventi diritto, secondo l?ordine cronologico acquisito. 

– non c’è nessuna limitazione di data e o di modalità di come si è entrati in possesso delle azioni, la  prescrizione decennale (anche se ci sono fondati requisiti per la sospensiva ex art. 2941 c.c.) deve essere opposta dalla banca, ma nella fattispecie noi abbiamo la dinamica del all’arbitrato vero e proprio: ANAC istruisce la pratica, acquisisce l documentazione che ritine, e decide l’entità del danno….non c’è dialettica tra risparmiatore e banca. Infatti gli importi definitivi dei ristori finanziari versati agli aventi diritto sono recuperati dal Fondo di ristoro mediante insinuazione nello stato passivo delle Banche in risoluzione o liquidazione.

– anche chi ha aderito alla OPT, la transazione della primavera 2017 che ha corrisposto circa il 15% della valutazione “marziana” apicale raggiunta delle azioni, potrà fare domanda al Fondo, al netto di quanto percepito. Ed è cosa di giustizia perchè i 70.000 che aveano aderito erano in gran parte risparmiatori indotti dalle necessità e dalla speranza che il loro sacrificio fosse necessario per salvare la loro Banca del territorio

Tutto ciò considerato le predette associazioni chiedono, alla luce dell’impegno assunto del Prof. Giuseppe Conte l’immediata pubblicazione del decreto attuativo della legge vigente e come da contratto di Governo, garantendo le risorse necessarie per il rimborso integrale.

Per rendere disponibili e per illustrare i dettagli della bozza del decreto attuativo, VicenzaPiù ha fissato un incontro per lunedì 20 agosto alle ore 12,00 presso Palazzo Trissino Municipio Corso Palladio 98 Vicenza.