Asiago, porta il nome di Luca Attanasio un tratto del Sentiero della Pace

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Luca Attanasio

A Luca Attanasio un tratto del Sentiero della Pace, da Forte Interrotto a Monte Moschiagh, è stato intitolato per volontà del Cai insieme all’amministrazione Comunale di Asiago.

Ma non solo a Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso a Goma (Repubblica Democratica del Congo), anche a Vittorio Iacovacci e a Mustapha Milambo, il carabiniere della scorta e l’autista del convoglio preso di mira dall’agguato, anch’essi rimasti uccisi nel terribile agguato.

Con l’intitolazione in un luogo simbolico e carico di storia come il Sentiero della Pace, che ripercorre i luoghi e le memorie della Grande Guerra grazie ad un percorso turistico-escursionistico lungo oltre 520 chilometri che collega lo Stelvio e la Marmolada, la Città di Asiago ha voluto così mantenere vivo il ricordo del diplomatico italiano che ha perso la vita nel 2021 a causa delle ferite riportate durante il tentativo di rapimento.

La cerimonia d’intitolazione si è svolta oggi alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni locali, del sindaco della Città di Asiago, Roberto Rigoni Stern, dell’assessore comunale al Turismo, Nicola Lobbia, e con l’intervento del giornalista e scrittore Toni Capuozzo.

Questo il commento del primo cittadino, a nome dell’amministrazione comunale di Asiago, dopo la cerimonia di intitolazione avvenuta nelle scorse ore.

Assieme ai suoi genitori ed a tanti amici, abbiamo inaugurato il “Sentiero della pace Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo – spiega il sindaco della Città di Asiago, Roberto Rigoni Stern -.

Luca Attanasio è stato un diplomatico italiano, ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo dal 5 settembre 2017 fino alla sua morte avvenuta lo scorso anno per le ferite riportate nell’agguato presso il villaggio di Kibumba, vicino alla città di Goma.

Così, oggi, abbiamo voluto ricordarlo per i suoi valori importanti, per la sua statura di diplomatico e per il suo forte legame con Asiago e l’Altopiano, terra di origine dei suoi nonni materni”.